MANUELA MARZIANI
Cronaca

Terre d’Oltrepò al bivio. I dipendenti non cedono: garantita la pigiatura

Lo stabilimento di Broni può far fronte al conferimento delle uve degli oltre 500 soci. Salvi gli stipendi. Interrogazione al ministro dell’agricoltura: serve lo stato di crisi.

Lo stabilimento di Broni può far fronte al conferimento delle uve degli oltre 500 soci. Salvi gli stipendi. Interrogazione al ministro dell’agricoltura: serve lo stato di crisi.

Lo stabilimento di Broni può far fronte al conferimento delle uve degli oltre 500 soci. Salvi gli stipendi. Interrogazione al ministro dell’agricoltura: serve lo stato di crisi.

Oltre 100 dipendenti preoccupati per il proprio futuro. Ieri nella sede di Broni si è tenuta l’assemblea dei lavoratori di Terre d’Oltrepò con la partecipazione di Massimo Marangon della Uila Uil di Pavia, Alessandro Cerioli (nella foto) della Fai Cisl di Pavia Lodi e Daniele Cavalleri segretario regionale della Fai Cisl. Sul tavolo la difficile situazione economica e l’incertezza che regna alla vigilia della campagna vitivinicola 2025/2026 che si terrà regolarmente con pigiatura delle uve nello stabilimento di Broni, mentre gli stabilimenti di La Versa e Casteggio per il momento non saranno operativi. Anche il direttore tecnico di Terre D’Oltrepò, Massimo Sala, ha tranquillizzato i dipendenti circa la possibilità nello stabilimento di Broni di soddisfare il conferimento degli oltre 500 soci dall’11 agosto in avanti.

Intanto, a Roma, la deputata dem Antonella Forattini ha depositato un’interrogazione al ministro dell’agricoltura, per chiedere di intervenire subito ed evitare speculazioni sul prezzo delle uve, già ai minimi storici: "Occorre lo stato di crisi con lo stop al pagamento delle imposte e dei contributi per le imprese coinvolte". A giorni dovrebbe essere nominato il commissario che avrà il compito di valutare tutta la situazione aziendale. Nel frattempo ai lavoratori è stato comunicato che in merito alla procedura di composizione della crisi presentata dal precedente Consiglio di amministrazione su cui si è consumato lo scontro con Regione Lombardia, è stato nominato dalla Camera di Commercio l’esperto indipendente Gino Mario Socci, commercialista di Vigevano. "Sul tema stipendi – hanno comunicato i rappresentanti delle organizzazioni sindacali – l’azienda garantisce il corretto pagamento della mensilità di luglio". L’assemblea dei lavoratori, dal canto suo, ha ribadito la volontà di proseguire ogni giorno il proprio lavoro e fornire il massimo supporto per la vitale vendemmia 2025/2026 con una richiesta presentata alle organizzazioni sindacali: "Attivatevi verso le istituzioni per garantire il prosieguo dell’attività di Terre d’Oltrepò. Il senso di responsabilità dei dipendenti deve animare anche tutte le istituzioni coinvolte". E dalla cantina sociale Torrevilla, dove una trentina di viticoltori potranno portare i raccolti, arriva una proposta: "La Regione dia un contributo alle aziende che decideranno di lasciare l’uva sui filari".