MANUELA MARZIANI
Cronaca

Maratona sotto le stelle. In quattromila a Pavia per la Notte degli 883: "Un’esperienza unica"

Sono arrivati da tutta Italia al Vul per conoscere la storia di Repetto e Pezzali. Tanti giovani davanti al maxi schermo fino all’alba: "Siamo rimasti sorpresi".

Sono arrivati da tutta Italia al Vul per conoscere la storia di Repetto e Pezzali. Tanti giovani davanti al maxi schermo fino all’alba: "Siamo rimasti sorpresi".

Sono arrivati da tutta Italia al Vul per conoscere la storia di Repetto e Pezzali. Tanti giovani davanti al maxi schermo fino all’alba: "Siamo rimasti sorpresi".

Chi negli anni ‘90 si era rivisto nei testi che raccontavano di una città che aveva due discoteche e 106 farmacie per una sera si è divertito ad osservare coloro che venivano da fuori per guardare da vicino quella Pavia e quella storia raccontata da due ragazzi come tanti. Sono arrivati da diverse località della Lombardia, ma anche da Roma, Venezia, Genova, Torino o Vercelli per ritrovarsi tutti insieme "stessa storia, stesso posto, stesso bar" anche se il posto scelto non era un bar, ma l’area Vul, sulle rive del Ticino.

Oltre 4mila persone sabato si sono date appuntamento per “La notte dell’uomo ragno”, una full immersion per celebrare Max Pezzali e Mauro Repetto che da Pavia sono partiti per diventare una leggenda. La loro storia è stata raccontata da Sky Original ed è stata l’occasione che molti giovani hanno colto per scoprire come sono nati gli 883 e la loro musica. "Avevo sentito qualche canzone degli 883 - ha raccontato Daniel Mateus Cardone di Bergamo -, ma non li conoscevo. È stata un’amica a sgridarmi e ho deciso di volerne sapere di più".

Nel pomeriggio di sabato in giro per la città ci sono stati concerti ed eventi, mentre il trenino turistico accompagnava i visitatori a vedere tutte le location utilizzate nella serie tv. Poi su un maxi schermo allestito al Vul fino all’alba, è stata trasmessa “Hanno ucciso l’Uomo ragno”. "Non avevo mai partecipato a un evento simile - ha aggiunto Daniel Mateus Cardone - è molto bello. Ci siamo portati il gyros, un kebab greco, birre, taralli e cibo colombiano per passare una serata diversa".

"Sono pavese - ha detto Lorenzo Abbiati - e conosco gli 883. Ho scelto di partecipare all’evento per condividere del tempo con i miei amici e vivere una bellissima esperienza al Vul. La tipologia drive-in è molto interessante, crea legame, toglie la gente dalle case e dal cellulare e unisce con dell’arte".

È arrivato da Milano, invece, Andrea Casella che ha studiato a Pavia ed è fan degli 883: "Dai social ho scoperto che ci sarebbe stato questo evento e non me lo sono voluto perdere, perché è un momento di convivialità tra chi condivide le stesse passioni". Segue gli 883 da quando era piccola, la pavese Federica Quintiero: "Quando ho saputo di questo evento mi ha incuriosita molto perché volevo riguardare la serie tv. L’iniziativa è molto bella e originale".

Ammessi per affontare la serata cuscini e sacchi a pelo, mentre le tende sono vietate nel parco del Ticino e il servizio di sicurezza controllava che tutti si fossero prenotati e che nessuno sgarrasse. Senza tende, quindi l’incognita era data dal maltempo. "Credevamo fermamente che non sarebbe piovuto - ha ammesso Giancarlo Grande l’organizzatore dell’evento - e abbiamo avuto ragione. In realtà abbiamo temuto potesse piovere, ma se fosse accaduto sarebbe stato per poco e l’evento è lungo. Abbiamo organizzato la maratona in un’area che non è molto utilizzata. Ora guardiamo avanti, pensiamo al Ticino film festival, il festival di cinema di Pavia, una settimana di bei film, dibattiti, ospiti".