
Da sinistra il progettista Vittorio Grassi il direttore regionale dell’Agenzia del demanio Massimiliano Iannelli il prefetto di Pavia Francesca De Carlini e il sindaco Michele Lissia
Un’area di 107.870 metri quadri e 21 edifici, 16 dei quali saranno restaurati e 5 demoliti per realizzare 3 nuovi edifici destinati ad archivio, pensati in un’ottica di sostenibilità ambientale e di tutela del paesaggio. È pronto a rinascere l’ex Arsenale di Pavia. A dare nuovo impulso all’area di circa 140mila metri lungo il Ticino, attraversata dal canale Navigliaccio, è l’Agenzia del demanio grazie a un progetto di riqualificazione dello storico complesso che è stato presentato ieri mattina nel corso di un open day per illustrare nei dettagli l’innovativo intervento. "Le strutture esistenti saranno valorizzate e affiancate da nuove architetture, all’interno di un rinnovato sistema di spazi aperti e vivibili in cui l’acqua diventa l’elemento fondante – ha spiegato il progettista Vittorio Grassi –. Alla base del “concept“ progettuale la riscoperta del Navigliaccio e il suo rapporto con la riva del Ticino, per promuovere la continuità paesaggistica e la riqualificazione dei due corsi d’acqua. Il canale diventerà un elemento di interfaccia tra i nuovi edifici e il parco che si configurerà come uno spazio strategico, caratterizzato da ampie aree fruibili e versatili capaci di accogliere diverse attività collettive".
Dopo la demolizione di 20 edifici di scarso valore storico e architettonico, la superficie complessiva interessata dal progetto è di 33.800 metri quadri e gli spazi rigenerati saranno destinati alle sedi di pubbliche amministrazioni (Agenzia delle entrate, ispettorato territoriale del lavoro, Ragioneria territoriale dello Stato, Corte di Giustizia Tributaria, archivio notarile, gran parte degli uffici del tribunale) e a servizi pubblici per far fruire nuovamente alla cittadinanza il sito. L’operazione consentirà allo Stato un risparmio di milioni di euro in locazioni. "Sarà un esempio di sostenibilità ambientale e sociale – ha dichiarato il direttore dell’Agenzia del demanio Alessandra dal Verme –, con ampie aree verdi aperte al pubblico e spazi moderni rifunzionalizzati per ospitare amministrazioni e fornire servizi al cittadino". "Anni fa l’associazione “Arsenale creativo“ aveva riacceso l’attenzione su questo luogo prezioso e oggi, finalmente, quel processo prende forma e sostanza – ha sottolineato il sindaco Michele Lissia –. Ho sempre chiesto che questo intervento non si chiuda su sé stesso, ma diventi un’occasione per aprire alla città un nuovo spazio vivo, fruibile, integrato con il paesaggio del fiume e delle sue sponde".