MANUELA MARZIANI
Cronaca

Sfrattata famiglia con figli: "Servono più case popolari"

Pavia, gli attivisti chiedono impegno maggiore alla Giunta

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Samir, Amira e i loro figli di 14 e 10 anni, non hanno più una casa. Ieri mattina le forze dell’ordine si sono schierate davanti al portone della palazzina in cui abitavano e li hanno costretti a lasciare l’alloggio di piazza Addobbati. La proprietà, dopo anni di pagamenti regolari, ha avviato la procedura di sfratto nel momento in cui Samir, per difficoltà economiche, ha interrotto i versamenti. Nonostante sia stato proposto un contributo di 8mila euro, i padroni di casa hanno rifiutato questa opportunità, mandando avanti la procedura di sfratto. Dieci giorni fa, un picchetto solidale del comitato antisfratto era riuscito a ottenere un rinvio. Ieri non c’è stato verso. Dopo l’esecuzione, i servizi sociali, che hanno incontrato la famiglia hanno offerto l’ospitalità per due settimane in albergo poi un punto interrogativo. Il sindaco Michele Lissia, che ha ricevuto Amira e Samir e una delegazione del comitato, ha preso l’impegno di trovare una casa da affittare per la famiglia e facendo da garante.

"È chiaro che la soluzione sarebbe transitoria - ha detto Alberto De Lorenzis della rete antisfratto – e riguarderebbe un caso isolato. Servono misure strutturali. Sono 700 le famiglie che aspettano una casa popolare. Apprezziamo che il sindaco voglia dare l’esempio per far sì che gli alloggi vengano affittati anche a famiglie con bambini e con background migratorio, però l’impresione è che l’amministrazione sia ostaggio di tutti quei poteri forti che l’hanno costretta a mettere un panno caldo. Servono soluzioni concrete, serve un sindaco che sia all’altezza della sfida". M.M.