
Silvia Garavaglia, Presidente Coldiretti Pavia
Pavia – “La nostra provincia, che vanta il titolo di prima produttrice di riso in Europa, non può permettersi di cedere le terre a progetti speculativi. Coldiretti Pavia esprime totale dissenso a tutte le iniziative che rischiano di stravolgere il paesaggio della nostra punta di diamante, la Lomellina”. Silvia Garavaglia, presidente di Coldiretti Pavia, interviene dopo l’annuncio di un nuovo maxi impianto fotovoltaico in Lomellina.
“Coldiretti non si è mai opposta alle agroenergie, e le imprese agricole sono in prima fila per dare un importante contributo alla sostenibilità – sottolinea Garavaglia – Pensiamo all’ultimo bando per installare i pannelli fotovoltaici sui tetti di capannoni e stalle, le cui risorse si sono esaurite velocemente e che, solo grazie al pressing della nostra organizzazione, sono state ulteriormente implementate. Ma dev’essere chiaro che i terreni agricoli non si toccano”.
Coldiretti Pavia ha denunciato a più riprese l’assalto alla campagna da parte di fondi speculativi e di aziende che poco o nulla hanno a che fare con l’agricoltura e che hanno già pronti progetti per una dozzina di impianti sparsi sul territorio. “Queste iniziative sfruttano le fragilità di un settore che, anche per colpa delle importazioni dall’estero, non sempre riesce a garantire un adeguato livello di reddito alle aziende agricole – spiega ancora la presidente pavese – Per non parlare di tutte le perplessità dei cittadini e di alcune Amministrazioni che si stanno opponendo in tutti i modi a questi maxi impianti”.
Per Coldiretti Pavia è necessario salvaguardare le campagne per garantire la sovranità alimentare nazionale, fermando le speculazioni e il consumo di suolo prodotto da impianti incompatibili con l’attività agricola. “La nostra organizzazione sostiene da sempre un modello di transizione energetica che vede le imprese agricole protagoniste. Questi maxi impianti invece sono una minaccia diretta alle aziende agricole e alla risicoltura, patrimonio inestimabile che abbiamo l’obbligo di difendere”.
Questi impianti infatti non nascono dalla volontà degli agricoltori di investire nel futuro del proprio lavoro ma da logiche di speculazione fondiaria che vedono la terra come mero strumento di profitti finanziari. “L’aumento dei prezzi dei terreni alimentato da queste dinamiche rischia di rendere sempre più difficile per i giovani agricoltori accedere alla terra. Coldiretti Pavia continuerà a lottare per difendere il patrimonio agricolo, paesaggistico e sociale del nostro territorio. Perché il futuro della nostra provincia è in ciò che la terra produce, non in ciò che la ricopre”.
Anche i consiglieri regionali Pd Matteo Piloni, Roberta Vallacchi e Miriam Cominelli hanno chiesto di “avviare una pianificazione strategica e trasparente degli impianti agrivoltaici e fotovoltaici in Lombardia”.