MANUELA MARZIANI
Cronaca

Il progetto agrivoltaico Parona: "Devastante per il territorio"

Contestazioni in Lomellina da Futuro Sostenibile con il Gruppo d’intervento giuridico di Pavia

Un esempio di impianto agricoltaico con le coltivazioni che avvengono sotto i pannelli per la produzione di energia

Un esempio di impianto agricoltaico con le coltivazioni che avvengono sotto i pannelli per la produzione di energia

PARONA (Pavia)"Il progetto è incompleto". Il progetto in questione è l’agrivoltaico denominato Parona. A sostenere che sia incompleto è l’associazione Futuro Sostenibile in Lomellina che, insieme al Gruppo di intervento giuridico di Pavia, ha inviato a Regione, Provincia e Comuni di Parona e di Mortarale osservazioni al progetto presentato dalla ditta Fri-El Geo di Bolzano. "Finora in Lomellina – spiega la presidente dell’associazione, Alda La Rosa – sono stati presentati 14 progetti tra fotovoltaico e agrivoltaico. Se venissero approvati tutti, compreso quest’ultimo, avremmo una campagna coperta da 764.738 pannelli solari con quasi 11 milioni di metri quadri di consumo di suolo fertile".

Secondo le osservazioni presentate, nel progetto mancherebbero: la documentazione catastale a dimostrazione delle superfici, la documentazione a dimostrazione della disponibilità delle aree, il progetto agrivoltaico completo in base alle Linee Guida Mase in materia di impianti agrivoltaici e la caratterizzazione ambientale delle aree in presenza di contaminazioni pregresse circa diossine e Ipa. "Abbiamo anche ricordato agli enti che devono approvarlo – prosegue Alda La Rosa – che il Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec) individua per il solare fotovoltaico come soluzione migliore lo sfruttamento prioritario delle strutture edificate quali tetti di edifici, capannoni industriali, parcheggi, tettoie, aree di servizio. E che secondo Ispra, Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale, la superficie già artificializzata e impermeabilizzata potenzialmente disponibile per installare impianti fotovoltaici sarebbe sufficiente a coprire l’aumento di energia rinnovabile complessiva previsto dal Pniec al 2030 per una potenza fotovoltaica compresa fra 70 e 92 GW. Energia producibile senza particolari impatti ambientali e conflitti sociali".

Gli impianti non piacciono neppure ai residenti e l‘associazione Futuro Sostenibile in Lomellina lo ha sottolineato: "Da più parti viene manifestata preoccupazione e forte contrarietà per le ricadute di questi progetti sul territorio. I cittadini sono consapevoli che non saranno loro i beneficiari dell’energia prodotta da tutti questi pannelli solari nei campi, ma le ditte che li costruiranno. A loro resterà solo un territorio devastato anche sotto il profilo paesaggistico e sempre meno disponibilità di campi per l’agricoltura". Entro sabato si possono presentare le osservazioni.

Manuela Marziani