MANUELA MARZIANI
Cronaca

La guerra dei Memorial: "Infamata contro lo Zio"

I tifosi della Pallacanestro Pavia 1933 non usano mezzi termini. E contestano la società: data sbagliata per ricordare Carlo Baini.

I tifosi della Pallacanestro Pavia 1933 non usano mezzi termini. E contestano la società: data sbagliata per ricordare Carlo Baini.

I tifosi della Pallacanestro Pavia 1933 non usano mezzi termini. E contestano la società: data sbagliata per ricordare Carlo Baini.

Guerra di memorial nel basket pavese. La società ha deciso di ricordare un ex tesserato scomparso di recente, Carlo Baini, lo Zio, e ha organizzato un’amichevole con i cugini di Vigevano 1955 nella stessa data scelta per il Memorial Colussi che si terrà al Blu River dopo aver fatto saltare quello previsto in onore di Aldo Di Bella. Tutto il 13 settembre. "Un’infamata – la chiamano i tifosi della Pallacanestro Pavia 1933 – Non c’è altro modo per definire chi, nel giorno del memorial, decide di trasformare la prevista amichevole con i cugini ducali in un altro memorial in ricordo dello Zio". Baini lo ricordano tutti con affetto. Fondatore storico del gruppo Tigers poi unitosi alla Gioventù Longobarda nei primi anni ‘90, quando la tribunetta era sempre riempita in ogni ordine di posto, il sabato mattina incontrava gli amici davanti a un caffè e disquisiva di basket.

"Lo Zio non avrebbe mai accettato che venisse organizzato un evento in sua memoria senza la presenza dei propri amici da quella tribunetta che lo vide protagonista – aggiungono i tifosi – Ed è per questo che siamo certi che seguirà la gara da tre punti che si terrà sul campo del Blu River in memoria di Martin Colussi da lassù, con il nostro capitano Martin, deluso dall’assenza di quella società che lo accolse come un figlio e come un figlio lo fece crescere fino a lasciarlo libero di andare per la propria strada quando raggiunse la giusta maturità, seppur sportiva e non certo anagrafica".

L’idea dei tifosi è che con questa concomitanza di date si volessero colpire i supporter del basket. "L’obiettivo era colpire i pavesi – prosegue Daniele Spairani – ma non è a noi che viene fatto quello che può sembrare un “dispettuccio“, bensì alla memoria di chi voleva ricordare Martin, lo Zio e anche Aldo Di Bella. Chi si riempie la bocca dalle pagine ufficiali dei social con parole come correttezza e rispetto, con questa mossa ha dimostrato di non conoscere nemmeno il reale significato dei termini usati. La correttezza è già di per sé una qualità che implica il rispetto sia delle regole sia delle norme morali, e il comportamento che hanno deciso di tenere non è conforme agli standard etici. Scegliendo di trasformare un’inutile amichevole in un memorial hanno perso quel poco di dignità che ancora avevano".

Manuela Marziani