
Da sinistra, Pietro Pace e Mauro Vanetti con il suo fido Pinocchio (Torres)
Pavia, 10 maggio 2025 – E’ stata una donna ad aggiudicarsi la gloria eterna. Con 3600 punti “Papessa Giovanna” ha vinto il Fantapapa. “Abbiamo parlato con Giovanna – hanno fatto sapere i due creatori del gioco, i pavesi Mauro Vanetti e Pietro Pace -, che ci ha rivelato di essere una donna di oltre 60 anni, ha ringraziato e benedetto ogni persona che ha giocato al Fantapapa e ha chiesto di mantenere l’anonimato. Un grande mistero avvolgerà per sempre l’identità della Fantapapessa”.
Scherzano, come hanno fatto dal momento cui hanno lanciato il gioco per cercare d’indovinare il successore di Papa Francesco. Un divertimento al quale hanno scelto di partecipare quasi 109mila persone componendo la propria squadra di ‘papabili’ e cercando d’indovinare il nome che il pontefice avrebbe scelto, dopo quante fumate nere sarebbe arrivata la bianca e tanti altri dettagli sul nuovo Santo Padre.

Un outsider è stato definito Robert Francis Prevost, eppure “Facciamo Papa Totti” lo aveva azzeccato. Sarà che il Papa pare sia romanista, sarà che fantavaticanista è stato più fortunato degli altri, ma aveva preso sia l’elezione sia il nome che avrebbe scelto, Leone XIV. Uno sforzo che non è bastato a fargli vincere la gloria eterna, si è fermato al terzo posto con 3500 punti. Come si sarebbe detto a scuola, “il ragazzo può fare di più, ma promette bene” e ha ottenuto una menzione speciale. Anche i due programmatori non si sono piazzati benissimo in classifica. “Io mi sono classificato al 15.693° posto – ha commentato Vanetti -. Sono l'unico che fa un gioco per guardare il podio da lontano. Almeno Pietro Pace si è piazzato tra i primi 100”.

In realtà i due programmatori più che sul nome del successore di Pietro, tra loro scommettevano tra quante persone avrebbero vestito i panni dei fantavaticanisti e le previsioni sono state ampiamente superate. “Avevo puntato sui 50mila iscritti – ha sottolineato Vanetti – li abbiamo raddoppiati”. E così non restano che i ringraziamenti: “è stato bello, grazie. Ora lottiamo per la pace”