
Controlli dei carabinieri nel Pavese
Pavia – Il titolare di un'azienda agricola è stato denunciato, in stato di libertà, per due lavoratori trovati "non in regola con le norme sulla sicurezza". E oltre al deferimento penale sono anche scattate sanzioni amministrative per un importo totale di circa 6mila euro. É l'esito dei servizi di controllo del territorio contro il caporalato, reso noto oggi con comunicato stampa diramato dal Comando provinciale dei carabinieri di Pavia.
"A partire dal mese di luglio scorso – spiega la nota – nel quadro di una campagna nazionale promossa dal Comando Generale dell'Arma dei carabinieri, sono stati svolti anche nella provincia di Pavia numerosi controlli straordinari finalizzati al contrasto del fenomeno del 'caporalato' in aziende agricole". Due i settori delle principali produzioni agricole che sono stati interessati dai controlli dei carabinieri: quello del riso nel Pavese e nella Lomellina e quello dell'uva per il vino dell'Oltrepò.
"I controlli – confermano i carabinieri – sono stati effettuati dalle Compagnie di Pavia, Stradella, Vigevano e Voghera, congiuntamente a personale del Nucleo carabinieri Ispettorato del lavoro di Pavia (Nil), impiegando complessivamente 50 militari, nelle zone della Lomellina e dell'Oltrepò Pavese del settore risicolo e vitivinicolo, con la verifica complessiva di 23 posizioni lavorative".
L'incidenza delle irregolarità riscontrate è stata molto bassa, proprio perché i controlli sono stati effettuati in aziende agricole scelte casualmente e non, come avviene in occasione di altri tipi di verifiche, dove ci siano già sospetti o segnalazioni di presunte irregolarità da riscontrare. "All'esito degli accertamenti – conclude la nota dell'Arma – è stato deferito in stato di libertà all'autorità giudiziaria il titolare di un'azienda, rilevate due posizioni lavorative non in regola con le norme sulla sicurezza ed elevate sanzioni amministrative per un importo totale di circa 6.000 euro".