Cilavegna: due colpi di pistola, la depressione e il giallo del movente

Il marito, Mauro Casazza, avrebbe sparato per uno stato depressivo, forse legato a una malattia della moglie. Pinuccia Contin è ricoverata in fin di vita al San Matteo di Pavia

La casa di Cilavegna (a sinistra) dove vivevano Pinuccia Contin e il marito Mauro Casazza

La casa di Cilavegna (a sinistra) dove vivevano Pinuccia Contin e il marito Mauro Casazza

Cilavegna (Pavia), 12 marzo 2023 - Il movente pare legato allo stato di depressione del marito, sembra accentuato da una malattia della moglie. Una depressione tenuta ben nascosta, solo con poche avvisaglie trascurabili, fino a quando la mente di Mauro Casazza, 66enne ex parrucchiere in pensione, ha ceduto portandolo a impugnare la pistola, regolarmente detenuta per uso sportivo, e a sparare prima alla testa della moglie e poi a se stesso, uccidendosi nella camera da letto della loro villa in via Pisacane a Cilavegna, nel pomeriggio di sabato 11 marzo.

Pinuccia Contin, 63 anni, è in condizioni disperate al Policlinico San Matteo di Pavia: trovata ancora in vita e trasportata con l'elisoccorso, ma ancora nella mattinata di oggi, domenica 12 marzo, la sua vita è appesa a un filo sottilissimo, che pare destinato irrimediabilmente a spezzarsi. I carabinieri di Vigevano hanno eseguito i rilievi sul luogo del delitto, poi posto sotto sequestro come l'arma, ritrovata sul posto, che dovrà essere sottoposta a perizie balistiche.

L’allarme è stato lanciato verso le 17 da parenti che abitano nelle vicinanze, che non vedevano i coniugi come al solito e hanno trovato la porta aperta, entrando nell'abitazione e ritrovandosi la tragica scena che li ha portati a lanciare immediatamente l'allarme. Gli spari non sarebbero stati sentiti, forse sparati a distanza ravvicinata limitando il suono delle deflagrazioni, ma tutto sarebbe successo una o al massimo due ore prima del ritrovamento, con l'orario che sarà chiarito anche dall'esame autoptico disposto sul corpo del suicida.

Solo due i colpi che sarebbero stati sparati, nella camera da letto, il primo alla testa della donna mentre era a letto, colpita forse nel sonno dal marito che ha poi rivolto l'arma contro di sé per l'ultimo colpo, questo letale.