Mauro Casazza spara alla moglie Pinuccia Contin e si uccide: il giallo del movente

L’episodio in Lomellina, a Cilavegna. La donna, 63 anni, è ricoverata in gravissime condizioni

Cilavegna, Mauro Casazza e la moglie Pinuccia Contin

Cilavegna, Mauro Casazza e la moglie Pinuccia Contin

Cilavegna (Pavia) – Ha impugnato la pistola, che deteneva per fini sportivi, e con quella ha sparato alla testa della moglie. Poi ha rivolto l’arma verso di sé e ha fatto fuoco per la seconda volta. Mauro Casazza, parrucchiere in pensione, aveva 66 anni. La moglie, Pinuccia Contin, di tre anni più giovane, è stata trasportata con l’elisoccorso al policlinico San Matteo di Pavia, dove è giunta in condizioni disperate. La coppia, che non ha figli, era sposata da quarant’anni. La tragedia si è consumata ieri pomeriggio poco dopo le 17 in una villetta di via Pisacane, una zona residenziale che sorge in un’area periferica di Cilavegna in direzione di Borgolavezzaro (Novara). Una piccola strada, con case indipendenti che si susseguono. Quella dei Casazza è la seconda.

Dai primi rilievi dei carabinieri della Compagnia di Vigevano, nessuno avrebbe sentitogli spari - non è ancora chiaro quanti colpi siano stati esplosi - ma non sorprende: se si spara a distanza molto ravvicinata, anche con un’arma potente come la 357 dell’ex-parrucchiere, il rumore può non destare sospetti. A dare l’allarme sarebbero stati alcuni parenti della coppia che non riuscivano a contattarli e si sono preoccupati. Pensavano a qualche problema di salute, non certo a quello che si è presentato agli occhi dei soccorritori: Mauro Casazza era già morto mentre la moglie dava ancora flebili segnali di vita. E per questo si è disposto il suo immediato trasferimento a Pavia con l’elisoccorso. Nella serata di ieri la donna risultava ancora in vita.

Sconosciute al momento le cause che hanno spinto l’uomo, che in un paese di poco più di cinquemila anime conoscevano in moltissimi, a compiere un gesto così estremo. C’è chi parla di qualche segnale di depressione, ma non certo così eclatante da poter pensare a un epilogo del genere. Del resto i carabinieri sono ancora al lavoro: ieri sera hanno ascoltato alcune persone ed effettuato i rilievi all’interno della villetta. Non è nemmeno chiaro se l’uomo abbia lasciato messaggi a spiegazione di quanto avvenuto. I dati sulla violenza sulle donne in Lomellina sono sempre più preoccupanti: il centro antiviolenza Kore di Vigevano dall’inizio dell’anno si è già occupato di oltre venti casi; lo scorso anno sono stati complessivamente 197 le donne che hanno chiesto sostegno all’organizzazione contro le 167 del 2021 e le 90 del 2020. Dalla sua fondazione il centro antiviolenza di Vigevano ha assistito oltre 800 donne.