Monza canta ancora con Bruce Springsteen: è stato un evento indimenticabile con il re del rock

Sul prato della Gerascia in 70mila hanno cantato e ballato col Boss. Unica nota stonata, il deflusso dei fan tutti dal sottopassaggio, dove si è creato un imbuto. Un elicottero della polizia ha monitorato tutto dall’alto

Monza – Una festa assoluta, intensa, energica. Il concerto-evento di Bruce Springsteen a Monza ha rispettato le attese ed è stato il successo che ci si aspettava che fosse. Il re del rock è stato acclamato da oltre 70mila fan giunti un po’ da tutta Europa e dal mondo e ha risposto al meglio, con due ore e mezzo da mozzare il fiato. Quella di ieri sul prato della Gerascia era l’ultima data del tour europeo di Bruce Springsteen and The E Street Band. Dopo lo straordinario successo a Ferrara e Roma nel mese di maggio dei primi due spettacoli italiani, il Boss ha entusiasmato il pubblico da vero istrione.

Bruce Springsteen sul palco di Monza
Bruce Springsteen sul palco di Monza

Non erano mancati i brividi della vigilia, con il maltempo che aveva messo a rischio anche la data di Monza che i milanesi aspettavano da 7 anni. I violenti temporali che si sono abbattuti sulla Lombardia alla vigilia dell’evento avevano fatto temere, ma alla fine è tornato il sole e nonostante qualche difficoltà per raggiungere l’area del Prato della Gerascia all’interno del Parco di Monza, lo show del Boss è stato una festa all’insegna della musica di qualità. Una carrellata di oltre due ore e mezzo mozzafiato, tra grandi successi, cover e brani un po' meno noti. Ventisette brani in scaletta e poche parole. 

Camicia nera a maniche corte, blu jeans e Dr. Martens bordeaux: Springsteen, 73 anni, è salito sul palco al tramonto con un ritardo di quasi mezz'ora rispetto all'orario previsto. "Ciao Monza”, ha gridato in saluto ai fan al suo arrivo, aprendo il live con la celebre No Surrender che fin dalle prime note ha fatto alzare al cielo decine di migliaia di mani.

Tra i momenti indimenticabili l’esecuzione di The River al tramonto seguita dal ricordo dei suoi esodi col suo vicino e amico George scomparso per un tumore alcuno anni fa, un ricordo che è un inno alla gioia e alla vita. Poi le travolgenti hit: The rising, Born to run, Glory day, Dancing in the dark. Molti avrebbero voluto anche Born in the Usa, ma il Boss non è mai scontato e il suo pubblico lo acclama e lo ama. Per chiudere infine con la romantica e più recente I’ll See You in My Dreams, eseguita in acustico. “Grazie Monza, ti amo Italia”, ha detto prima di lasciare il palco, promettendo che ci sarà un ritorno.

Unica nota stonata, alla fine il deflusso dei 70mila è avvenuto per tutti nella direzione del sottopasso, dove si è formato un enorme imbuto di persone. Ma tutto si è svolto senza intoppi e a vigilare dall’alto c’era anche un elicottero della Polizia di Stato del 2^ Reparto Volo di Milano abilitato al volo notturno.