ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Monza, viale Campania coi cerotti: conclusi i lavori più urgenti ma si viaggia ancora a metà

L’intervento urgente era finalizzato a mettere in sicurezza i punti più critici del collettore fognario. Ora bisognerà studiare un progetto definitivo, intanto si circola su una corsia per senso di marcia.

L’intervento urgente era finalizzato a mettere in sicurezza i punti più critici del collettore fognario. Ora bisognerà studiare un progetto definitivo, intanto si circola su una corsia per senso di marcia.

L’intervento urgente era finalizzato a mettere in sicurezza i punti più critici del collettore fognario. Ora bisognerà studiare un progetto definitivo, intanto si circola su una corsia per senso di marcia.

Si è concluso ieri, dopo tre settimane di lavori, l’intervento urgente di BrianzAcque per la messa in sicurezza dei punti più ammalorati del collettore di viale Campania, allo scopo di evitare nuovi cedimenti. Ma è ancora troppo presto per tornare alla viabilità precedente al crollo di dieci mesi fa. La circolazione sul viale nevralgico della città resta ancora a una corsia per senso di marcia, in attesa di una soluzione definitiva.

Il “cantiere invisibile“ intanto ha chiuso i battenti: tutti i lavori di consolidamento si sono svolti senza operai visibili all’esterno, perché all’interno della grande condotta fognaria, vecchia di un secolo e paragonabile per forma e dimensioni ad una galleria sotterranea, alta 2 metri e larga 3. Squadre di tecnici specializzati hanno provveduto al ripristino delle cavità formatesi per l’effetto combinato dell’azione erosiva del tempo, delle piogge, e delle infiltrazioni delle radici degli alberi. I vuoti sono stati riempiti con mattoni e malta cementizia fibro-rinforzata. Preliminarmente BrianzAcque aveva provveduto ad armare l’interno della tubatura per consentire il lavoro in sicurezza. Le criticità dell’area erano emerse dalle videoispezioni e dai rilievi topografici effettuati sull’intera tubazione nel corso di settembre.

L’obiettivo dell’intervento è quello di evitare nuovi collassamenti della condotta con conseguenti cedimenti della carreggiata stradale, come avvenuto lo scorso 23 dicembre, quando si aprì un’enorme voragine, poi allargatisi il 31 dicembre, all’altezzadell’incrocio con via Philips. In questi dieci mesi di chiusura parziale di viale Campania, il collettore è stato posto sotto stretta osservazione con indagini a tappeto e strumentazioni tecnologicamente avanzate, fino ad arrivare ai rilievi topografici con laser scanner e celerimetrico utili a definire il più precisamente possibile la geometria interna e valutare possibili differenti tecniche di risanamento o consolidamento dell’infrastruttura. Non è da dimenticare che il collettore è una grande infrastruttura idraulica di 62 chilometri, risalente agli anni Trenta, che, partendo a nord da Giussano, passa da Verano, Carate, Seregno, Desio, Nova Milanese, Muggiò, arrivando a Monza, a San Fruttuoso, dove attraversa la SS36 e piega a gomito su Viale Campania, fino al depuratore di San Rocco. Nelle prossime settimane verranno individuate le modalità dell’intervento definitivo per il risanamento strutturale dell’intero tratto che corre sotto viale Campania, dalla rotonda di San Fruttuoso fino a via Borgazzi, per una lunghezza di 1 chilometro e 200 metri.