GUALFRIDO GALIMBERTI
Cronaca

Varedo in piazza contro gli spacciatori: “Ora basta, il degrado della Snia è insostenibile”

Più di cento persone al presidio promosso dal Comitato 1 marzo per chiedere più sicurezza: “Riprendiamoci la nostra vita”

Il presidio per la sicurezza ai cancelli dell’ex Snia di Varedo segue la petizione lanciata dai commercianti arrivata a 5mila firme

Il presidio per la sicurezza ai cancelli dell’ex Snia di Varedo segue la petizione lanciata dai commercianti arrivata a 5mila firme

VAREDO – “Non siamo politicanti, non siamo professionisti delle manifestazioni. Siamo però cittadini esasperati dal problema del degrado della Snia. Vogliamo richiamare l’attenzione delle istituzioni, a ogni livello, perché questo tema possa essere affrontato velocemente e in modo efficace, per restituire vivibilità alla nostra città”.

Davide Gualtieri, uno dei fondatori del Comitato 1 Marzo, spiega il perché dell’iniziativa organizzata nel pomeriggio di ieri davanti ai cancelli della Snia. Un presidio a cui hanno preso parte più di cento persone, pronte a fare sentire la loro voce contro la presenza degli spacciatori e dei loro clienti.

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“Non vogliamo sostituirci a nessuno – precisa Gualtieri – anzi appoggiamo tutte le iniziative che si sono svolte finora per cercare di porre fine a questa situazione che non è più sostenibile. I commercianti hanno raccolto 5mila firme, noi siamo qui con questo presidio per continuare a tenere viva l’attenzione. Non siamo collegati ad alcun partito e non vogliamo strumentalizzare questa situazione: il problema qui si trascina da tempo e ha visto l’alternarsi di amministrazioni comunali di colore diverso. Non è nemmeno un presidio contro il Comune, né contro altre istituzioni: chiediamo che ognuno, per quanto di propria competenza, faccia la propria parte”. Gualtieri la sua ha deciso di farla esponendosi in prima persona. Insieme ad altri quattro concittadini ha deciso di dare vita al comitato.

“L’abbiamo chiamato 1 Marzo – racconta – proprio pensando alla data del presidio. Passi avanti si vedono ma non basta. Per esempio accogliamo in modo molto favorevole la chiusura del cancello principale, anche se gli spacciatori non si arrendono. Prima hanno cercato di entrare dalla stazione, dove c’era un muretto che si poteva scavalcare facilmente. Il Comune è corso ai ripari alzandolo di qualche metro, ma in tutta risposta i malviventi hanno deciso di perforarlo per aprirsi un varco. È una lotta continua, non bisogna abbassare la guardia”.

Davanti ai cittadini intervenuti i rappresentanti del comitato hanno lanciato il loro grido di delusione: “Siamo stanchi, ma non rassegnati. Questa situazione sta logorando Varedo e i suoi abitanti. La nostra voce possa giungere fino alla Prefettura affinché qualcuno possa adottare provvedimenti concreti. Vogliamo riprenderci i nostri spazi e la nostra vita, mentre vediamo questi sbandati che, ormai, dopo aver commesso furti nelle auto, nelle case e nei negozi, si spostano anche nei paesi limitrofi. È ora di dire basta”.