
I campi provvisori allestiti dietro il municipio sono costati 250mila euro
Le critiche al sindaco Alberto Rossi erano state feroci, ma ora i numeri sono tutti dalla sua parte: sono più di 11mila le persone che hanno utilizzato i campi sportivi allestiti in piazza Risorgimento, dietro il municipio.
Lo rivela soddisfatto lo stesso sindaco: "Quella dei campi sportivi gratuiti in piazza Risorgimento è diventata, anno dopo anno, una delle immagini più belle della nostra estate. E nel 2025, anno in cui Seregno è Città Europea dello Sport, questa iniziativa ha assunto un significato ancora più profondo. Dal 30 maggio al 27 luglio, piazza Risorgimento è diventata uno spazio aperto, accessibile, attivo. Un luogo dove fare sport, stare insieme, vivere il centro in modo nuovo".
Le critiche non erano mancate. Edoardo Trezzi, consigliere comunale della Lega, aveva duramente contestato al sindaco la decisione di investire risorse importanti, circa 250mila euro, per strutture che sarebbero state poi smantellate nel giro di qualche mese. Sarebbe stato pià saggio secondo Trezzi investire nelle altre strutture sportive del territorio che vengono sempre utilizzate dalle società seregnesi. Rossi aveva respinto tutte le critiche, rivendicando di avere speso almeno 8 milioni di euro per sistemare o creare strutture sportive nei vari quartieri della città. E aveva evidenziato che quei 250mila euro per i campi provvisori rappresentavano solo una piccola quota del bilancio comunale.
Ora la sua analisi va oltre: "Campi gratuiti per tutti, prenotabili da ragazzi, famiglie, associazioni. Oltre 11mila persone coinvolte in meno di due mesi. Un’offerta sportiva che ha portato in centro città il basket, il padel, il beachvolley e il beachsoccer. Solo nei 17 giorni della Seregno Sport Week (30 maggio-15 giugno), abbiamo stimato circa 7.500 presenze, con una media di 8–14 persone a fascia oraria".
"A seguire, nei mesi di giugno e luglio, altri 3.800 utenti hanno continuato a vivere i campi. Un modo concreto per incentivare uno stile di vita sano, combattere la sedentarietà, ma anche creare occasioni di socialità in un momento in cui le scuole sono chiuse e molti ragazzi rimangono in città. I campi sono stati anche un’opportunità per portare vivacità nel cuore della città: una piazza vissuta è una piazza più sicura. Seregno continua a investire sullo sport non solo come competizione, ma come strumento educativo, di inclusione e di comunità – conclude Rossi –. E queste immagini di bambini che si rincorrono scalzi sulla sabbia, di ragazzi che si sfidano al tramonto, di famiglie che si fermano a guardare, raccontano molto più di mille parole".