
A Monza blitz del nucleo tutela del paesaggio in un’attività di ristorazione
Un cantiere edile abusivo, in cui erano impiegati lavoratori “in nero“, irregolari in Italia, per costruire un dehor abusivo. Grosso guaio per un ristorante cinese di Monza, ubicato nella zona fra il quartiere San Rocco e le vicine tangenziali.
Qui si è dipanato un intervento molto puntuale e deciso della polizia locale di Monza, che attraverso il suo Nucleo Tutela del Paesaggio (foto di repertorio), a seguito di una segnalazione, ha scoperto l’esistenza di un cantiere edile irregolare.
Nella mattinata di ieri, intorno alle ore 10.30, gli agenti si sono recati presso il sito indicato, dove era stato segnalato un probabile abuso edilizio in corso. All’arrivo sul posto, tre uomini di nazionalità cinese, intenti a lavorare nel cantiere, hanno tentato immediatamente di allontanarsi, ma sono stati prontamente fermati.
I controlli hanno confermato che i lavori interni risultavano regolarmente autorizzati tramite una Comunicazione di Inizio Attività, la cosiddetta “C.I.A.“, mentre nella parte esterna era in corso la realizzazione abusiva di un dehor, una struttura stabilmente ancorata e chiusa, che comportava un aumento di volumetria non autorizzato.
A seguito della verifica di cantiere, i tre lavoratori sono stati fotosegnalati: è emerso che erano sprovvisti di documenti, irregolari sul territorio nazionale e occupati “in nero”, cioè senza alcun contratto di lavoro regolare. Dopo le necessarie procedure di identificazione, è stato emesso nei loro confronti un decreto di allontanamento con obbligo di lasciare il territorio nazionale entro sette giorni.
I lavori sono stati immediatamente sospesi per quanto riguardava la parte della struttura non conforme alle normative urbanistiche. E sono tuttora in corso le procedure per accertare anche altre responsabilità da parte del titolare dell’attività commerciale, che rischia a questo punto diverse denunce, da quella per abuso edilizio a quella per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e alla violazione delle normative sul lavoro.
Oltre a sanzioni amministrative pecuniarie che potrebbero rivelarsi molto salate. Le verifiche sono in corso, gli agenti delle polizia locale sono impegnati in un lavoro certosino reso più complicato dalle difficoltà di comunicazione con i responsabili dell’attività.
Dario Crippa