DARIO CRIPPA
Cronaca

Brugherio, la truffa del finto postino non funziona: l’anziana non ci casca. Denunciato un 16enne

Due telefonate nel giro di pochi minuti: “Mamma, c’è un pacco, dai 1.800 euro al postino”. Ma ad attendere il baby malvivente ci sono i carabinieri

La 90enne ha ricevuto due chiamate nel giro di pochi minuti
La 90enne ha ricevuto due chiamate nel giro di pochi minuti

Brugherio (Monza e Brianza) – “Ciao mamma, deve arrivare un pacco per me. Devi mettere 1.800 euro in una busta da consegnare al postino”. Poi, una seconda telefonata, in contemporanea, minacciosa: “Sono il postino, veda di darmi i soldi o denuncio suo figlio ai carabinieri e lo faccio arrestare”. Ma quando il finto postino si è presentato poco dopo a casa della sua vittima, una donna di 90 anni, ha trovato i carabinieri ad attenderlo. Perché la nonnina spaventata non aveva abboccato. Mentre aveva le due linee telefoniche occupate (cellulare e fisso), è andata da una parente che abita di fronte, e che ha svelato l’arcano chiamando il “vero” figlio: non c’erano pacchi in arrivo, era una truffa. 

I carabinieri della Compagnia di Monza hanno deferito in stato di libertà alla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Milano un giovane di appena 16 anni originario della Campania per tentata truffa. I fatti si sono svolti a Brugherio, dove una donna di 90anni, nel corso della mattinata, aveva ricevuto una telefonata da un individuo che, spacciandosi per suo figlio, riferiva di aver acquistato un “pacco” e chiedeva all’anziana di raccogliere 1.800 euro da consegnare al postino, che “di lì a poco sarebbe giunto a casa per la consegna”. Nel frattempo l’anziana aveva ricevuto un’ulteriore chiamata, questa volta dal finto postino, il quale minacciava di chiamare i carabinieri e far arrestare il figlio qualora non avesse pagato la somma richiesta.

Insospettita, la donna dapprima si è accertata con l’aiuto dei parenti che il figlio non aspettava alcun pacco. E ha chiamato i carabinieri. Poco dopo, quando il giovane si è presentato nell’abitazione per riscuotere la somma, ha trovato ad attenderlo i militari che lo hanno bloccato e identificato. Il minore non ha opposto resistenza. Le indagini degli uomini agli ordini del maggiore Emanuele D’Onofri sono in corso: trovato il giovane “corriere”, si cercano i suoi due complici, che avevano tentato la truffa al telefono.