Desio (Monza e Brianza) – Presa di mira, accerchiata, derisa. Da quattro sconosciuti. In pieno giorno. In una stazione deserta. È la disavventura capitata qualche giorno fa a una ragazza 20enne, che si stava recando a Milano per motivi di lavoro. "Non si può vivere così, ne succedono di tutti i colori in stazione, ogni volta bisogna stare all’erta". Pochi ma intensi minuti di terrore, che per fortuna adesso sono solo un brutto ricordo, ma che lascia il segno.
"Non è successo niente alla fine perché è arrivato un signore, è arrivato il treno e sono salita". Ma la paura è stata tanta. "Ero sulla banchina. Dall’altra parte c’erano quattro ragazzi nordafricani, avranno avuto sui 25 anni. Appena mi hanno vista hanno attraversato i binari per venire dalla mia parte. Mi hanno accerchiata. Due di qua e due di là. Hanno iniziato a prendermi di mira. A lanciarsi l’acqua, con me in mezzo. A parlare nella loro lingua, ridendo. Ero paralizzata". Per fortuna poi, nella stazione deserta, è arrivato un signore. "È arrivato il treno e sono salita", racconta la ragazza.
Fino a qualche tempo fa anche durante la notte, la stazione era popolata di senzatetto e malintenzionati. Una situazione complessa, che tiene sul chi va là i pendolari, soprattutto le fasce deboli, ma non solo, visto che gli ultimi due presi di mira sono due ragazzi di 20 anni, nel pieno delle loro forze. Un tema quanto mai sentito da chi utilizza quotidianamente la stazione e che forse andrebbe approfondito a livello istituzionale per capire quali azioni concrete ed efficaci prendere. Per garantire a tutti di poter usufruire del servizio in condizioni di sicurezza.