
L’aneddoto di Pamela: ero l’unica bambina a cui piaceva andare dal dentista
Medici si nasce per passione e poi si diventa per studio. Così è successo a Pamela Vuksanaj, originaria dell’Albania, ma monzese dai tempi delle scuole medie. "Ero l’unica bambina a cui piaceva andare dal dentista", scherza Pamela. Detto fatto. Dopo la maturià al liceo delle Scienze umane Carlo Porta, si è iscritta al corso di laurea in Odontoiatria. "In realtà - racconta - al liceo ho pensato per un periodo di fare l’avvocato. Poi, dopo un tirocinio al tribunale di Monza, ho visto che non era la mia strada e sono tornata al mio antico amore. Quindi mi sono iscritta all’Università Bicocca, Irccs San Gerardo". Ora sta frequentando la specializzazione in chirurgia orale: "Spero di diventare un bravo chirurgo - auspica - e di far tornare il sorriso ai miei pazienti, crendo con loro un rapporto di fiducia".
Davide Taccagni accoglie lo stimolo dei colleghi più esperti ad approcciarsi alla medicina del territorio come medico di famiglia: "Hanno ragione - commenta - si tratta di un settore poco valorizzato dai giovani, ma è la base per l’accesso a tutti i servizi. Oggi sto lavorando come medico di famiglia per una sostituzione maternità e ho 1.800 pazienti (contro un massimale medio 1.500). Serve tanto impegno e sui grandi numeri è difficile instaurare un rapporto personale, fondamentale nella gestione del paziente".
Davide ha cominciato a pensare a questa carriera da quando frequentava la quarta superiore al liceo scientifico Majorana di Desio: prima incerto su psicologia o psichiatria, poi puntando su quest’ultima per l’approccio più quantitativo e di analisi dei dati. Durante il percorso nella facoltà di Medicina ha corretto il tiro ed è entrato in specialità a Geriatria. C’è anche chi la passione per il “prendersi cura” delle persone l’ha respirata in famiglia. È il caso di Laura Volpe. La mamma, Rosa Maria Rizza, è logopedista al San Gerardo: "Da lei ho capito che mi sarebbe piaciuto un lavoro con le persone e per le persone - racconta Laura - e poi poco per volta ho trovato la mia strada nella facoltà di Medicina. Ora ho iniziato Neurologia in Statale. È bello che i medici dopo tanti anni di lavoro trasmettano ancora la passione per la cura. Con i ritmi serrati degli ospedali si rischia di dimenticarla".
C.B.