Stadio del Monza intitolato a Berlusconi, scoppia la polemica. Il vicesindaco: “Personaggio divisivo”

Egidio Longoni, braccio destro del primo cittadino: “Tema delicato”. Per la consigliera Sassoli sarebbe "doveroso". Ma tra le voci in curva c’è anche chi propone altri personaggi della storia a cui intitolare lo stadio

Silvio Berlusconi durante una partita del suo Monza

Silvio Berlusconi durante una partita del suo Monza

MONZA – Lo stadio del Monza sarà intitolato a Silvio Berlusconi? Prima o poi, i nodi sarebbero venuti al pettine. La proposta è via di discussione in Consiglio comunale, Berlusconi ha portato i biancorossi per la prima volta in Serie A, ma il personaggio è tutt’altro che semplice. L’altra sera, alla trasmissione “Monza una città da Serie A“, della testata giornalistica Monza-News, ne ha parlato il vicesindaco Egidio Longoni (Pd): "Non abbiamo affrontato ancora questo tema in Consiglio comunale. So che è iscritta una mozione in proposito, il punto sarà poi riflettere se ci sono o meno steccati ideologici...". Perché "un conto è Silvio Berlusconi imprenditore che ha investito sulla città. Un conto è la figura politica, divisiva da un certo punto di vista". E ha precisato: "Rispetto alla città non posso che ringraziare Berlusconi per gli investimenti fatti, nello stadio, nel calcio Monza, nel Monzello... ma la questione è delicata".

Palla al Consiglio comunale, dunque, "vediamo che cosa accade nei prossimi giorni e mesi". E messo alle strette dal giornalista Stefano Peduzzi, il vicesindaco ha detto: "Mi astengo, ho una mia posizione ma non vorrei esprimerla". A presentare la mozione era stata la consigliera del Gruppo Misto (ex Forza Italia, oggi anche consigliera regionale) Martina Sassoli.

Berlusconiana doc, presenza assidua allo stadio: "Probabilmente la mozione verrà discussa il 6 maggio. Il vicesindaco ha espresso le sue perplessità? Non capisco. Si tratta di un riconoscimento sportivo alla figura di Silvio Berlusconi, non abbiamo proposto di intitolargli una strada o una scuola, parlare di personaggio divisivo mi fa sorridere". E dice di più: "Penso al sindaco di Milano, Beppe Sala, che ha iscritto Berlusconi al Famedio, e appartiene alla stessa parte politica del vicesindaco di Monza. Ancora una volta, il centrosinistra dimostra di essere ostaggio di posizioni preconfezionate e precostituite, salvo poi essere in prima fila quando c’è da festeggiare questa squadra o distribuire i suoi astucci. Perché intitolargli lo stadio? Perché se dopo 110 anni è arrivata la Serie A si deve soltanto a Silvio Berlusconi".

C’è chi dice che altri personaggi siano stati importanti nella storia di questa società. "Il fatto di giocare in Serie A per il terzo anno di fila è un dato incontrovertibile - precisa Sassoli -, che nessuno potrà cancellare". Giuseppe Ghezzi, presidente del club Amici del Monza, è un fan sfegatato, oltre che del Monza, proprio di Silvio Berlusconi. "Ogni giorno quando passo vicino alla sua casa dico una preghiera per lui. L’intitolazione si può fare però..." Da vecchio tifoso, Ghezzi è prudente: "Berlusconi ha lasciato un segno indelebile nella storia di questo club, ha fatto del bene, ma meglio non entrare in discorsi politici. Nella storia di questa squadra, in 110 anni, ci sono stati anche altri personaggi che meriterebbero di vedersi intitolare lo stadio: dal presidente Giovanni Cappelletti (sfiorò per quattro volte la Serie A negli anni Settanta, ndr ) a Valentino Giambelli (artefice dello stadio e del suo centro sportivo, oggi intitolato al papà di Berlusconi)". E con un dubbio. Cosa accadrà al futuro del Monza? "La famiglia Berlusconi non sembra interessata a proseguire, bisogna capire cosa succederà". Ghezzi è preoccupato, come tanti aficionados : "Sarebbe bello che chiunque subentri abbia almeno la metà della passione che aveva Berlusconi". Il timore corre alle tante delusioni patite dal Monza, ai due fallimenti, alle retrocessioni. E al fatto che nessuna intitolazione basterà a metterlo al riparo.