
Il tema dell’attraversamento ferroviario tiene banco da quarant’anni tra il desiderio dei più ottimisti di vedere l’interramento dei binari e poi la successiva speranza di avere almeno un sottopasso veicolare
I lavori sono ripresi, ma la fine è ancora lontana: per avere il sottopasso veicolare nel centro cittadino e superare agevolmente la ferrovia bisognerà attendere la fine del 2026. Questo, naturalmente, incrociando le dita e sperando di non trovarsi di fronte a nuovi intoppi.
Uno del resto, come hanno notato tutti i sevesini, c’è già stato e il cantiere ha subito un brusco stop. Un "imprevisto geologico", così definito dai tecnici, che ha costretto geologi e ingegneri strutturisti a confrontarsi per individuare la migliore soluzione per realizzare il sottopasso rispettando il progetto iniziale. Ora Ferrovie Nord Milano comunica che il cantiere è di nuovo in attività. Per i sevesini, almeno per quelli esasperati dai passaggi a livello e dall’impossibilità di muoversi agevolmente in città, è un’ottima notizia.
Il tema dell’attraversamento ferroviario qui ha tenuto banco per quasi quarant’anni, tra il desiderio dei più ottimisti di vedere l’interramento dei binari e poi la successiva speranza di molti di avere almeno un sottopasso da poter percorrere con l’automobile.
La soluzione individuata, quella di collegare sotto la ferrovia la via Montello e la via Raffaello Sanzio, non mette tutti d’accordo, ma ormai i lavori sono in corso e non si torna più indietro.
Il tema del sottopasso è quello più sentito dai cittadini, ma rientra nel più ampio progetto del "nodo Seveso". Definizione utilizzata dagli esperti del servizio ferroviario per descrivere la situazione cittadina, una delle maggiori criticità da superare nelle diverse linee. Talmente significativa da indurre la Regione Lombardia a stanziare quasi 60 milioni di euro per risolvere il problema.
Il passaggio a livello non sta a cuore solo agli automobilisti, ma anche al management delle ferrovie che lo vorrebbe sempre abbassato: questione di sicurezza e di rispetto dei tempi da parte dei treni.
Ci sono però anche altre due questioni che riguardano la parte situata a nord della stazione ferroviaria sevesina. Una è rappresentata dal raddoppio della linea Seveso-Camnago. Attivata da non molti anni, ma tuttavia sempre più apprezzata da parte degli utenti. L’altra criticità, invece, è caratterizzata dal raddoppio dei binari verso Meda.
Il binario unico attualmente presente causa molte limitazioni ai treni e a tutte le questioni di precedenza sui binari.
Un lavoro che, a sua volta, non ha messo tutti d’accordo: visto con favore dai medesi (e da tutti i pendolari che arrivano da nord), mentre i sevesini hanno dapprima temuto maggiori tempi di chiusura dei passaggi a livello e poi hanno dovuto fare i conti con gli espropri di aree per la posa del secondo binario. A oggi proseguono le opere di realizzazione del nuovo manufatto per il sottopassaggio alla linea Milano-Chiasso (con l’altra complicazione dovuta al fatto che questa è gestita da Rfi).
Si lavora per la posa dei pali dei futuri muri d’ala e quelli a sostegno della linea Rfi.
È inoltre in corso di realizzazione l’ampliamento del magazzino merci della stazione di Meda che ospiterà le apparecchiature di segnalamento, che gestiranno il traffico ferroviario da Seveso fino ad Asso.
Nel giro di poche centinaia di metri lavori in corso per rivoluzionare il traffico ferroviario nel nord Milano.