Meda (Monza) – Dai 4 ai 6 euro al giorno per un pendolare dell’attuale Milano-Meda che tra poco più di un paio d’anni si troverà a percorrere la stessa tratta trasformata in Autostrada Pedemontana, col pedaggio. Il calcolo sui costi che dovranno sostenere gli utilizzatori dell’attuale superstrada, quando saranno completati i lavori della tratta B2 di Pedemontana non sono naturalmente ancora fissati, ma da un confronto con i tratti già esistenti ci si può fare un’idea abbastanza attendibile, come ha fatto qualche mese fa Angelo Orsenigo, consigliere regionale del Partito democratico, che porta avanti le istanze dei comuni dell’area del Canturino che chiedono di non introdurre il pedaggio sulla tratta oggi gratuita.
La cifra potrebbe appunto oscillare tra i 4 e i 6 euro al giorno, tra andata e ritorno. Ovvero tra gli 80 e i 120 euro al mese, a seconda dei punti di ingresso. La stima è stata calcolata sulla base dei pedaggi attuali. Il tratto di Milano-Meda che diventerebbe a pagamento è lungo circa 12 chilometri: oggi per Mozzate-Lazzate, 11 chilometri, si pagano 2,85 euro. Va detto che però su Autostrada Pedemontana è in vigore l’agevolazione per gli utilizzatori frequenti, che prevede lo sconto del 20% sul pedaggio generato dal sesto giorno di transito nell’arco dello stesso mese solare e viene calcolato automaticamente con i sistemi di pagamento Conto targa o Telepass. "La Milano-Meda a pagamento è l’ennesimo oltraggio a un territorio che chiede infrastrutture efficienti e affidabili e ottiene infrastrutture incompiute e care come il fuoco", commenta Orsenigo citando anche la tangenziale di Como, già a pagamento e non ancora completata.
"Come richiesto dai nostri consigli comunali, con diversi sindaci della Provincia di Monza e Como, stiamo attivando un coordinamento per affrontare la questione del pedaggio, al di là delle posizioni ideologiche", aggiunge Andrea Monti, sindaco di Lazzate. "Dobbiamo metterci alle spalle le polemiche sulla contrarietà all’opera, ormai la Pedemontana è realtà. Noi intendiamo lavorare per costruire una proposta alternativa al pedaggiamento della Milano-Meda. Ci sono casi analoghi in Italia, penso all’autostrada in Valle d’Aosta. La tecnologia ci aiuta, dobbiamo unire l’esigenza di avere una infrastruttura moderna e utilissima con la necessità di non vessare i cittadini pendolari, ciò sarà anche utile per evitare problemi di viabilità ai nostri comuni".