
Due componenti della banda sono già stati condannati dal Tribunale di Monza
Altri due “topi” di appartamento imputati e altri colpi commessi anche a Besana, Brugherio, Vimercate, Cornaredo e nella Bergamasca per la banda che nel giugno dell’anno scorso aveva preso di mira di notte le abitazioni di Biassono, con un tentativo di furto e altri due portati a termine, tra cui uno ai danni di una 83enne che stava dormendo e quello che si è trasformato in rapina in casa di Angela Galbiati, capogruppo in Consiglio comunale della lista di minoranza Biassono Civica, che aveva rischiato di essere soffocata con un cuscino nella sua camera da letto.
Per questi assalti un 30enne cileno, con problemi di droga e precedenti penali, ha patteggiato al Tribunale di Monza la pena di 5 anni di reclusione e 2.200 euro di multa, a cui si sono aggiunti altri 2 mesi di reclusione a una precedente condanna a 3 anni e 9 mesi, mentre un complice 35enne, che ha un altro cognome perché figlio di stessa madre ma di padre diverso, è stato condannato con il rito abbreviato a 4 anni e mezzo di reclusione.
In quel procedimento è riuscita a vedersi riconosciuto il diritto a un risarcimento dei danni, anche per le lesioni subite nell’aggressione, la consigliera biassonese, costituita parte civile con l’avvocata Anna Casiraghi, ottenendo una provvisionale immediatamente esecutiva di 5mila euro. Angela Galbiati non ha più riavuto indietro i monili in oro del valore di diverse migliaia di euro che le sono stati sottratti e la notte della rapina è stata salvata dal suo coraggio di urlare ripetutamente, permettendo così l’intervento del fratello e del figlio.
Per queste condanne gli imputati, entrambi ancora detenuti in carcere dall’arresto, hanno già presentato ricorso in appello. Ora con i due fratellastri è accusato anche un terzo complice, un altro cileno di 30 anni, che è stato identificato in un momento successivo e che verrà giudicato a dicembre. Insieme a lui è chiamato nella stessa data davanti alla giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Monza Angela Colella un altro cileno di 31 anni, che a sua volta risulta latitante.
Sono imputati di avere commesso a vario titolo altri furti in abitazione successivi alla nottata da incubo del 27 giugno a Biassono. Il 28 settembre seguente entrambi avrebbero colpito a Besana dove, dopo avere fatto un foro nella portafinestra del soggiorno, sarebbero entrati nottetempo in casa di un 67enne razziando orologi e gioielli in oro. Il 3 ottobre era stata la volta dell’abitazione di una 42enne di Vimercate.
I ladri, dopo avere forzato la portafinestra del bagno, avrebbero approfittato dell’assenza della padrona di casa per ripulire l’appartamento da preziosi, borse e abbigliamento griffati, persino un profumo di marca e una piastra per capelli. Il 10 ottobre la banda si sarebbe trasferita a Brugherio, dove avrebbe preso di mira l’abitazione di un 50enne. Dopo avere sollevato la tapparella della finestra del bagno, i ladri avrebbero messo a soqquadro la casa portandosi via diversi gioielli, oltre al pc, una macchina fotografica con i due obiettivi e persino un salvadanaio riempito di monete.
Ma la banda non avrebbe agito soltanto in Brianza. Il 4 ottobre la trasferta per colpire un’abitazione a Brembate di Sopra, in provincia di Bergamo, il 5 ottobre a Ranica e Torre Boldone, sempre nella Bergamasca, per poi tornare verso il Milanese per l’ultimo colpo che viene loro contestato: il 29 ottobre i ladri sarebbero entrati in azione nella villetta di Cornaredo di una 38enne, scavalcando in giardino per poi forzare l’imposta dello studio. Ma avevano dovuto darsi alla fuga perché sorpresi dal cane che faceva da guardia.