BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Agricoltori in missione a Bruxelles: "La sicurezza alimentare è a rischio"

Triuggio, il giovane cerealicoltore Giacomo Casati ha partecipato alla protesta: assurdi i tagli dell’Europa

Giacomo Casati, cerealicoltore di Triuggio, si batte per salvare il settore: «Basta lacci che ci impediscono di lavorare»

Giacomo Casati, cerealicoltore di Triuggio, si batte per salvare il settore: «Basta lacci che ci impediscono di lavorare»

"Non rubateci il futuro", dalla Brianza a Bruxelles per protestare contro i tagli di Ursula von der Leyen. Così Giacomo Casati, giovane cerealicoltore di Triuggio, si batte per salvare il settore. Anche lui è fra gli imprenditori del ramo che hanno manifestato nei giorni scorsi per denunciare il tentativo dell’Ue "di distruggere la produzione di cibo e la sicurezza alimentare, mettendo a rischio le fondamenta stesse della democrazia". "Basta a lacci e lacciuoli dell’Unione che ci impediscono di lavorare – aggiunge -. Vogliamo poter continuare a offrire ai consumatori cibo naturale e non di laboratorio. Con la guerra così vicina ai nostri confini, con le crisi causate dal clima e con la prospettiva dei dazi, produrre cibo è essenziale e non è accettabile che vengano tagliate le risorse della politica agricola comunitaria".

"Facciamo sentire la nostra voce per difendere il nostro futuro e quello dell’Europa – sottolinea Giovanni Bellei, delegato giovani Coldiretti Lombardia –. Abbiamo bisogno dell’Europa, ma non di una Europa che mette in pericolo la nostra capacità di lavoro e la nostra sicurezza alimentare tagliando risorse all’agricoltura, che non ritiene necessario pretendere il principio di reciprocità negli scambi commerciali, che impone norme sganciate dalla realtà o procedure soffocanti".

I giovani Coldiretti hanno esposto striscioni con Ursula von der Leyen nella sua “Vonderland”, "una landa staccata dalla realtà", dal palazzo di Farm Europe a pochi passi da quello di Berlaymont sede della Commissione Europea. Sono stati alzati in cielo anche in alcuni luoghi iconici di Roma come il Colosseo, Fontana di Trevi e Piazza Navona, e con valore anche politico, il Senato. Un’iniziativa che arriva a pochi giorni dall’annuncio della stangata sui dazi che fa tremare il territorio per le ripercussioni che potrebbero avere sui campi e sulle stalle.

Nel complesso la Brianza produce 11.550 tonnellate di latte l’anno, mentre sui campi si distingue soprattutto per tre filoni: produzione di cereali, florovivaismo e foraggere, le imprese attive sono oltre 850, 1.100 gli addetti, 64 le aziende guidate da under 40. Il valore complessivo della produzione agricola sul territorio raggiunge i 60 milioni di euro, 9mila gli ettari coltivati: 1.000 a frumento tenero, 640 a orzo, 1.500 a mais, 1.100 a soia e 1.800 a prati.