BARBARA CALDEROLA
Cronaca

I nuovi ponti sull’Adda. Negato l’incontro a quattordici sindaci: "La Regione ci snobba"

Ma l’assessora alle Infrastrutture Claudia Terzi non ci sta: parole travisate, nessuno si senta escluso. Ascolterò tutti.

Un altro viadotto in arrivo oltre al sostituto del ponte San Michele di Paderno-Calusco

Un altro viadotto in arrivo oltre al sostituto del ponte San Michele di Paderno-Calusco

Per i sindaci uno sgarbo istituzionale, per l’assessore nulla di tutto ciò. Quattordici amministratori fra hinterland, Brianza e Lecchese si sono sentiti come chi ha preso una porta in faccia davanti "al diniego di incontro", ma Claudia Maria Terzi, delega in Regione alle Infrastrutture, non ci sta: "Mi sembra il telefono senza fili, alla fine della catena la parola viene travisata". Al centro del caso, le grandi infrastrutture che cambieranno faccia alla viabilità all’incrocio fra le tre province attorno al problema dei problemi: i ponti sull’Adda e "il plurale non è un caso - spiegano primi cittadini, fra i quali Andrea Panzeri, alla guida di Cornate –. L’assessore ha presentato un altro viadotto ai colleghi della Bergamasca, sponda orientale del fiume, che prende corpo nel tratto Trezzo—Capriate, due soluzioni possibili tutte da discutere, in aggiunta al sostituto del ponte San Michele di Paderno-Calusco, da mandare in pensione entro il 2030". Nodi che da mesi fanno fibrillare l’area "per le ripercussioni che questi cambiamenti avranno e avremmo voluto avere da Terzi il quadro complessivo per procedere con una visione d’insieme". "Vista la portata degli interventi e la complessità delle criticità viabilistiche – ancora i sindaci, fra i quali quelli di Usmate, Bernareggio, Carnate, Sulbiate, Usmate, Trezzo – i Comuni ritengono indispensabile un coordinamento trasparente e un coinvolgimento delle amministrazioni coinvolte". Un modo anche per formulare osservazioni sulla soluzione per sostituire il ponte San Michele, "in parallelo, infatti, era stata richiesta la sospensione di 30 giorni dei termini del dibattito pubblico su questa infrastruttura per permettere a cittadini ed enti di formulare proposte alla luce di una visione complessiva dei progetti in programma da parte di Rfi e Pirellone. Proroga che è stata riconosciuta dalle ferrovie". "Non ho mai negato l’incontro ai primi cittadini – replica l’assessore - nella mia lettera riporto i fatti, che evidenziano la volontà e la necessità di andare avanti uniti nel trovare una soluzione condivisa sul nuovo ponte San Michele. In merito poi al nuovo ponte sull’Adda ho chiarito che è integrativo e non sostitutivo". Tutto vero ma per le amministrazioni il problema è un altro: "Non meritiamo di essere ascoltati?". "Nessuno si senta escluso in relazione al nuovo ponte dell’Adda – conclude Terzi –. Ho visto in prima battuta i comuni della Bergamasca con l’intenzione di coinvolgere successivamente anche quelli della sponda occidentale del fiume".