BARBARA CALDEROLA
Cronaca

Pedemontana, 11 sindaci contro l’autostrada: pronti a ricorrere anche al Tar

Gli amministratori assistiti da uno studio legale firmano il no: questa non è una variante, ma un nuovo percorso. Nel mirino non solo "lo scempio del territorio", ma anche il quadro finanziario e gli "sgarbi istituzionali"

Sindaci contro la Pedemontana
Sindaci contro la Pedemontana

Vimercate, 24 settembre 2023 – «Pedemontana fuorilegge e sgarbi istituzionali, dopo due anni a mendicare ascolto senza successo". Il Vimercatese presenta il conto: comuni verso la causa. Undici sindaci bocciano "l’autostrada su tutta la linea", e gli amministratori firmano due pareri, uno tecnico e uno politico, contro l’infrastruttura. Entrambi molto articolati. "Non arretreremo di un centimetro, la nostra è una battaglia in difesa del territorio, faremo tutto quello che possiamo per evitarne la devastazione", dice per tutti Francesco Cereda, primo cittadino di Vimercate. Al suo fianco, Simone Sironi di Agrate, con loro l’avvocata Claudia Parise, che le amministrazioni hanno scelto per giocare la partita più difficile.

Nel mirino, la tratta “D breve“, "un’opera completamente diversa dal tracciato approvato dal Cipe, che invece aveva dato il via libera alla “D lunga“ e sottoscritta da comuni diversi da quelli toccati oggi da quella che viene chiamata variante, ma variante non è. Bisognerebbe ricominciare tutto l’iter daccapo", spiega la legale. E il nodo del Comitato interministeriale per lo sviluppo economico che nel frattempo ha cambiato nome, ora è Cipess, con l’aggiunta della sostenibilità nei suoi obiettivi, potrebbe essere il punto di svolta. È quello che spera la zona che con questa mossa vuole "spingere la Regione a un approccio razionale, che tenga conto dei risultati dello studio commissionato dalla Provincia al Pim: l’inutilità della D breve da Usmate a Caponago".

Il consigliere provinciale Francesco Facciuto sottolinea "l’incongruenza del progetto con il Piano territoriale di coordinamento di Monza e Brianza, il cui Consiglio all’unanimità aveva respinto la richiesta del Pirellone di inserire il nuovo tracciato nello strumento urbanistico". Mauro Colombo, sindaco di Bellusco, spiega che "questa versione di Pedemontana spezzerà in due un’area che invece ha una sola identità, offesa dalle premesse al progetto. Parlano di noi come di una periferia degradata: assurdo. Quando ho letto non riuscivo a credere ai miei occhi". I rilievi tecnici sono in nuce il cuore di un ricorso al Tar, "se le nostre richieste non avranno seguito come è successo finora", conferma Cereda.

Ci sono anche "incongruenze con la normativa regionale, l’assenza nel dossier fornito da Milano di una serie di documenti fondamentali, tra i quali il computo economico-finanziario". Altra nota dolente con la Corte dei Conti che "ha già certificato problemi di copertura". In gioco, "c’è la qualità della vita e con una colata di cemento sul 70% del Parco Agricolo Nord Est, il polmone verde che abbiamo preservato intatto per decenni – conclude il sindaco di Vimercate – le ricadute sulla salute e sull’ambiente saranno inevitabili. E noi non ci stiamo".