
L'azienda dove è avvenuta la tragedia
Monza – La Procura di Monza ha chiuso l'inchiesta sulla morte a soli 22 anni di Moustafa Kamel Hesham Gaber, l'egiziano che era felice perché aveva ottenuto il posto di lavoro, indispensabile per avere il permesso di soggiorno e invece la sua giovanissima vita è brutalmente finita in un compattatore dove è rimasto stritolato nell'agosto dell'anno scorso. Il pubblico ministero monzese Carlo Cinque è pronto a firmare la conclusione delle indagini preliminari sul tragico infortunio sul lavoro che si è verificato nell'azienda Corioni srl, ditta monzese situata in via Comunale per Cinisello specializzata in servizi ambientali e in particolare nel trattamento dei rifiuti.
È lì che il 21 agosto 2024 il corpo di Moustafa Kamel è stato dilaniato sul nastro trasportatore del macchinario. Di concorso in omicidio colposo sono chiamati a rispondere il responsabile della sicurezza e il legale rappresentante dell’azienda, ritenuti responsabili per la morte del ragazzo egiziano, contento dopo aver ottenuto alla fine del precedente giugno un contratto di lavoro interinale, “somministrato” dall’agenzia Lavoro Group di Milano per andare a fare le sostituzioni estive.
L'ipotesi della magistratura è che non siano state rispettate le normative sulla sicurezza sul luogo di lavoro. Ma prima che venga presa la decisione per un'eventuale richiesta di rinvio a giudizio, la difesa degli indagati ha un termine per presentare memorie difensive per chiarire la propria posizione. L'infortunio mortale è avvenuto pochi minuti prima delle 16. Moustafa Kamel stava lavando il compattatore quando è stato risucchiato dal nastro trasportatore del macchinario, che per le pulizie doveva essere fermo e invece si sarebbe rimesso in funzione non lasciando scampo al 22enne.