STEFANIA TOTARO
Cronaca

Omicidio per l'affitto a Desio, nuova perizia psichiatrica per il 29enne cubano

Johnatan Fals Reyes ha ucciso a calci e coltellate Iulian Avadani, il romeno 48enne che gli aveva affittato una stanza in una casa di ringhiera a Desio

A sinistra gli inquirenti portano via il corpo di Iulian Avadani e a destra i carabinieri escono dalla casa di corte

A sinistra gli inquirenti portano via il corpo di Iulian Avadani e a destra i carabinieri escono dalla casa di corte

Desio (Monza Brianza), 10 Maggio 2024 – Sarà sottoposto ad un'altra perizia psichiatrica Johnatan Fals Reyes, il cubano di 29 anni fermato lo scorso giugno dai carabinieri subito dopo l'aggressione mortale a calci e a coltellate contro Iulian Avadani, il romeno 48enne che gli aveva affittato una stanza in una casa di ringhiera in pieno centro a Desio. Lo ha deciso la Corte di Assise di Monza su richiesta del nuovo difensore del 29enne, l'avvocato Pierpaolo Cassarà del foro di Tivoli. 

"L'imputato è stato dichiarato sano di mente da una perizia psichiatrica in incidente probatorio nonostante il suo comportamento degenerato dall'assunzione di droghe, ma una analoga valutazione nel carcere dove è detenuto lo ritiene socialmente pericoloso perché sofferente di manie di persecuzione", ha concluso il legale per ottenere la nuova perizia psichiatrica, che verrà conferita a giugno. Al processo si sono costituiti parti civili i familiari della vittima.

Iulian Avadani viveva con la compagna, alla quale è intestata l'abitazione. Se la cavava con lavoretti da operaio e muratore. Ma arrotondava, a quanto pare, anche con affitti in nero della vecchia casa di corte di via Matteotti 33. Proprio il posto letto potrebbe essere il movente del litigio scattato di domenica mattina presto, sfociato poi nella brutale aggressione e nella raffica di fendenti, quelli alla nuca risultati fatali. Il 29enne cubano lavorava nei locali serali. Più volte era stato fermato e denunciato, anche per la detenzione di armi bianche.

Ad allertare il 112 la mattina dell'omicidio, allertati dalle urla, alcuni vicini di casa. Nel frattempo l'assassino ha tentato di disfarsi degli abiti sporchi di sangue e dell'arma del delitto gettandola in un cassonetto poco distante, dove poco dopo i militari della Compagnia di Desio lo hanno individuato e bloccato con due valigie sotto braccio, pronto a sparire per evitare l'arresto. "Non l'ho ucciso io, non avevo debiti per l'affitto", ha sostenuto Johnatan Fals Reyes, che era risultato sotto l'effetto di droga e in evidente stato di agitazione. Una condizione psicologica alterata che ora potrebbe aprire la strada all'infermità mentale.