
Riccardo Sala, capogruppo del Pd
I lavori sono iniziati e il Partito Democratico va subito all’attacco. Oggetto del contendere il parco giochi in via Robecchi. "Si tratta di un intervento pensato, progettato e finanziato dall’amministrazione di centrosinistra nel 2024, con un obiettivo semplice ma importante: offrire ai bambini del quartiere Prati uno spazio sicuro e inclusivo. Certo, viene da chiedersi perché il Comune sia stato fermo dieci mesi - commenta Riccardo Sala, capogruppo e segretario del Pd -. Oltre al ritardo, non si è neanche rispettato il progetto. È stata rimossa una porta da calcio che doveva rimanere al suo posto. Gli spazi consentivano di realizzare l’area giochi senza sacrificare nulla del campetto vicino".
E conclude: "Ci sono scelte che parlano più dei proclami. Questo intervento era nato per includere. Oggi, senza motivo, esclude. Chiediamo che la porta da calcio venga ripristinata. Sarebbe un gesto semplice, ma giusto nei confronti del quartiere". "Nessuna marcia indietro - tuona la maggioranza che intende fare chiarezza -. Si tratta di scelte di buonsenso. Il gioco inclusivo, la cui installazione era stata prevista dalla precedente amministrazione, verrà collocato nel parchetto di via Robecchi, come da progetto approvato a maggio 2024. Tuttavia, la posizione oprevista non era realizzabile, in quanto non teneva conto della presenza della rete Snam (la rete del gas), infrastruttura interrata soggetta a vincoli di sicurezza che impediscono ogni installazione sovrastante".
L’amministrazione comunale ha quindi deciso, in accordo con i tecnici, lo spostamento del gioco di una ventina di metri. Una scelta obbligata e che non snatura la funzione del gioco né la fruibilità del parco. Per fare spazio al nuovo gioco, è stato rimosso ciò che rimaneva di una porta da calcio arrugginita e priva di rete".
Ma non solo: "Mantenere quella porta da calcio a pochi metri dal gioco inclusivo sarebbe stato pericoloso. Per queste ragioni, l’amministrazione ha deciso non solo di sostituire le vecchie porte, ma anche di spostarle leggermente nella parte superiore del terreno, valorizzando al meglio l’ampio spazio disponibile nel parco. Dispiace constatare che chi oggi lamenta lo “stravolgimento del progetto” sia lo stesso soggetto politico che non ha considerato elementi tecnici fondamentali come la presenza della rete Snam e non ha svolto dunque i dovuti controlli. Non abbiamo sacrificato alcun progetto: lo abbiamo reso possibile e migliorato".
Veronica Todaro