
I provvedimenti del Comune in vigore in centro e in via Carducci. Sanzioni salate per i trasgressori
Niente alcol, fuori dai locali, dalla serata e fino alla mattina. Così come vietato sarà vendere e consumare bevande in bottiglie e contenitori di vetro lungo le strade, nelle piazze e nei giardini pubblici. Per i trasgressori ci saranno multe dai 150 euro in su. Il divieto varrà nel centro e in via Carducci, l’arteria che conduce dalla stazione alla Valassina. A questo si affiancheranno maggiori controlli da parte della polizia locale e delle forze dell’ordine, interventi sull’illuminazione pubblica e una collaborazione più stretta con i commercianti per scongiurare situazioni di degrado.
Giro di vite del Comune contro la cosiddetta “malamovida”. L’amministrazione lissonese ha appena annunciato una serie di novità per prevenire e contrastare, lungo tutto il periodo estivo, i comportamenti che recano danni e problemi alla convivenza in città. Il primo provvedimento preso, in vigore da oggi e fino all’1 settembre, è un’ordinanza firmata dalla sindaca Laura Borella che introduce il divieto di consumare su suolo pubblico bevande in contenitori di vetro, nonché di vendere alcolici da asporto tra le 21 e le 6. Lo stop a bottiglie e bicchieri di vetro varrà in particolare in via Carducci e nelle aree del centro comprese nel perimetro formato da via Dante, via Aliprandi, via Origo, via Gramsci, via XX Settembre, via Fiume, via Baldironi, via Besozzi e via Matteotti. A fare eccezione saranno gli spazi interni e i dehor di bar e locali pubblici, oltre a eventuali manifestazioni. Per chi non rispetterà l’ordinanza scatteranno sanzioni dai 150 ai 450 euro.
"Con l’estate aumentano i momenti di incontro e di socialità ed è giusto che tutti possano viverli in tranquillità - spiega la sindaca -: episodi di disturbo, abuso di alcol, comportamenti fuori controllo sono situazioni che finiscono per penalizzare tutta la comunità". Per garantire più sicurezza il Comune ha approvato anche il protocollo d’intesa proposto dalla Prefettura per combattere la “malamovida”, che prevede servizi coordinati tra forze dell’ordine e polizia locale per rafforzare il controllo del territorio. "Non possiamo lasciare che siano solo le forze dell’ordine a farsi carico del controllo del territorio - sottolinea Borella -. È necessario coinvolgere anche gli esercenti, le associazioni, chi lavora con i giovani: solo con un’alleanza concreta possiamo costruire un modello di socialità e divertimento che sia rispettoso delle regole".