
Il tentato omicidio ai giardini del Nei
Monza – Aggressioni e rapine in centro storico e nelle strade della movida, ma a Monza non c’è un’emergenza giovanile, a Monza il problema dei “maranza“ non è preoccupante. Lo dice la Prefettura dopo il consueto coordinamento interforze. E, per risolvere comunque la situazione di disagio, propone di coinvolgere i genitori, le scuole e, di notte soprattutto, di chiudere i giardinetti del Nei mettendoci qualche lampione in più. Dai dati emersi al tavolo di discussione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza che si è svolto mercoledì scorso non sarebbe infatti emersa una situazione preoccupante.
Al centro dell’incontro convocato dal prefetto e al quale hanno partecipato il questore, il sindaco, i comandanti provinciali di carabinieri e guardia di finanza c’era proprio il tema del disagio giovanile soprattutto alla vigilia della stagione estiva. "Non emergono situazioni reiterate di particolare gravità, pur rilevando segnalazioni di comportamenti scorretti da parte di giovani e giovanissimi... che talvolta si configurano come reati" fa notare la Prefettura. La soluzione? "Sostenere e ampliare un approccio sinergico e multidisciplinare... agendo sul piano formativo".
E dunque in programma ci sono incontri nelle scuole su temi come "l’abuso di alcol, di sostanze stupefacenti, l’uso distorto delle tecnologie (smartphone) e violenza di genere". Iniziative rivolte anche agli alunni delle scuole medie coinvolgendo i loro genitori. Per il periodo estivo sarà rinnovato il Protocollo anti-movida con i Comuni, Confcommercio e Ascom. E, dopo aver individuato le aree più “calde“, sarà valutata una "diversa regolamentazione degli orari degli esercizi pubblici". E, per la zona del Nei a Monza, "si valutera la necessità di potenziare l’illuminazione e di chiudere le aree verdi in orario notturno".