ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Il Live Sound Festival. L’anima rock di Zuin infiamma il gran finale

Dopo il rinvio di luglio per maltempo, luci accese sull’ultimo atto dell’evento. Il cantautore desiano sul palco dell’Arengario: "Una grande opportunità".

Dopo il rinvio di luglio per maltempo, luci accese sull’ultimo atto dell’evento. Il cantautore desiano sul palco dell’Arengario: "Una grande opportunità".

Dopo il rinvio di luglio per maltempo, luci accese sull’ultimo atto dell’evento. Il cantautore desiano sul palco dell’Arengario: "Una grande opportunità".

Le strade di Monza vibreranno ancora di note, energia e passione. Il Monza Live Sound Festival, la kermesse che da tre anni accende il luglio brianzolo con la musica dal vivo, tornerà a sorprendere con un gran finale. L’appuntamento sarà per venerdì 19 settembre, in una serata che riunirà ancora una volta talentuosi artisti del territorio, tra cui il cantautore desiano Massimo Zuin (nella foto a destra), che si esibirà in Arengario. Nonostante il maltempo abbia costretto a posticipare la serata del 25 luglio, il festival non si è arreso. Partito il 26 giugno con un’anteprima ai Boschetti Reali, il Live Sound Festival ha trasformato piazze e angoli storici in palcoscenici a cielo aperto. Da piazza Roma a piazza San Paolo, dal Ponte dei Leoni a Spalto Maddalena, fino al pienone del 1° agosto al Centro civico LibertHub: la città si è lasciata travolgere da un’onda che ha coinvolto centinaia di musicisti e migliaia di spettatori. Quest’anno la kermesse si è fatta ancora più grande. Circa un centinaio di gruppi, per un totale di 480 artisti, si sono alternati in live di 30 minuti ciascuno, dalle 18.30 alle 23.30. La Brianza, con 200 musicisti provenienti da Monza, Lecco e Como, ha fatto la parte del leone, ma non sono mancati talenti da Milano, dall’hinterland e da tutta Italia. Una vetrina preziosa per artisti emergenti, in un’epoca in cui suonare dal vivo è diventato un lusso. Così è anche per Zuin, che porterà sul palco un’anima rock intrisa di introspezione. "Dopo il Covid le occasioni per esibirsi sono diminuite", racconta il cantautore.

"Tanti locali hanno chiuso, i festival scarseggiano e suonare in full band è una sfida. Per questo il Monza Live Sound Festival è una bella opportunità". Zuin non è un nome nuovo. Ha 41 anni e suona da quando ne ha 18. La sua carriera è costellata di tappe prestigiose: dal palco del Primo Maggio a Roma nel 2018, alla finale del Premio Fabrizio De André nel 2019. Con il suo primo Ep, “Io non ho paura” (2018), e il successivo album “Per tutti questi anni” (2019), ha conquistato un pubblico sempre più ampio. L’ultimo lavoro, “Stanze” (2024), segna un’evoluzione: "È un album più sperimentale. Le canzoni sono come scatole che custodiscono emozioni, scritte di getto per fermare l’istante in cui le ho sentite". Sul palco dell’Arengario, Zuin porterà il suo cantautorato che oscilla tra il rock e l’intimo. È cresciuto ascoltando grandi come Michael Jackson, Queen, Oasis, Radiohead, Battisti, Dalla. Il suo stile, però, da vero cantautore, è tutto suo. Tra i suoi brani è molto legato a “Fantasmi”, perché è il singolo che gli ha permesso di salire sul palco del Primo Maggio. La sua musica spesso parla di stati d’animo, sensazioni. Raramente è cronista. Eppure, una delle sue canzoni più toccanti parla proprio di una storia altrui. "“Dylan Dog” parla di questo ragazzo conosciuto a un open plug a Milano, a cui avevo ceduto il posto per suonare - racconta -. Lui cantò molto bene. Poco dopo quel live si è tolto la vita. Nella canzone affronto la problematica delle malattie mentali. Dylan Dog è la persona che deve sconfiggere i demoni". La sua scrittura il più delle volte è istintiva. "Scrivo di getto - racconta -, registro un’idea in un messaggio vocale e da lì costruisco. Musica e parole arrivano insieme".