REDAZIONE MONZA BRIANZA

Monza in Serie B, dal sogno di Berlusconi al crollo: la retrocessione più triste dopo tre stagioni

Addio Serie A, dopo la sconfitta con l’Atalanta retrocessione matematica e amara per la squadra e la città. La piccola epopea calcistica dai playoff del 2022 alle ambizioni europee, fino alla caduta

L'amarezza dei giocatori del Monza al termine della partita con l'Atalanta allo U-Power Stadium

L'amarezza dei giocatori del Monza al termine della partita con l'Atalanta allo U-Power Stadium

Monza, 4 maggio 2025 – Dopo tre stagioni, il Monza saluta la Serie A, chiudendo un ciclo che, soprattutto nei suoi inizi, aveva lasciato intravedere scenari di crescita entusiasmanti e traguardi ambiziosi. L'epilogo della retrocessione arriva in maniera sorprendente e inaspettata, soprattutto se si considerano le due precedenti annate, ricche di soddisfazioni, sogni europei e importanti vittorie ottenute in tutta Italia, sotto la guida e la visione illuminata del duo Berlusconi-Galliani. Questa stagione, tuttavia, ha preso da subito una piega negativa. 

Un campionato col piede sbagliato  

Nonostante le buone premesse estive e la scelta strategica di affidare la panchina ad Alessandro Nesta –  figura carismatica e promettente – il cammino è partito con il piede sbagliato. Dopo appena 17 giornate, con la squadra precipitata in una crisi profonda, si è resa necessaria la dolorosa decisione di sollevare l'ex difensore della Lazio dall'incarico. Il Monza aveva bisogno di una scossa, di un cambio di rotta immediato per provare a invertire la tendenza. A sostituirlo è stato chiamato Salvatore Bocchetti, ma purtroppo nemmeno il suo arrivo ha prodotto gli effetti sperati.

Il prossimo campionato in B per il Monza sarà un'occasione per rivedere strategie e, soprattutto, per tornare alla carica
Il prossimo campionato in B per il Monza sarà un'occasione per rivedere strategie e, soprattutto, per tornare alla carica

Discesa inarrestabile 

I risultati sono continuati a mancare e la squadra, anziché risollevarsi, ha proseguito nella sua discesa. In un clima di crescente difficoltà, si è optato per un nuovo cambio: Nesta è tornato alla guida tecnica, assumendosi l'onere e l'onore di concludere una stagione segnata da profonde amarezze, con l'obiettivo quantomeno di difendere la dignità sportiva del club fino all'ultimo minuto. Il Monza, dunque, si prepara a tornare in Serie B, una categoria che aveva salutato nel 2022 in modo trionfale, centrando una storica promozione attraverso i play-off. Da quel momento sembrava essere iniziata una nuova era: il futuro appariva radioso, alimentato da sogni di grandezza e da una visione imprenditoriale forte, capace di portare la squadra brianzola  stabilmente nell'élite del calcio italiano.  

L'espressione "nera", come il colore degli abiti, dell'allenatore del Monza Alessandro Nesta
L'espressione "nera", come il colore degli abiti, dell'allenatore del Monza Alessandro Nesta

Da Stroppa a Paladino 

L'esordio assoluto in Serie A risale al 13 agosto 2022, con una sconfitta casalinga per 2-1 contro il Torino, sotto la guida tecnica di Giovanni Stroppa. La stagione sembrava subito complicata, ma il cambio in panchina con l'arrivo di Raffaele Palladino, promosso dalla Primavera, si rivelò determinante. Palladino seppe trasformare il Monza, conducendolo a un sorprendente undicesimo posto finale, con 52 punti all'attivo: il secondo miglior risultato per una squadra debuttante nella storia della Serie A, secondo solo al Chievo dei miracoli nella stagione 2001-2002.

Paolo Maldini  sugli spalti dello stadio monzese, assente il vicepresidente e a.d. del Monza Adriano Galliani
Paolo Maldini sugli spalti dello stadio monzese, assente il vicepresidente e a.d. del Monza Adriano Galliani

Orfani di Berlusconi 

La seconda annata nella massima serie – nonostante la morte di Silvio Berlusconi – confermò la solidità del progetto: a fronte di qualche partenza dolorosa – su tutte quelle di Carlos Augusto e Nicolò Rovella – il Monza riuscì comunque a chiudere il campionato in dodicesima posizione con 45 punti, sette in meno rispetto alla stagione precedente, ma comunque confermando la competitività della rosa. Ora, con la retrocessione certificata, per il Monza si apre una nuova fase. Una fase in cui sarà fondamentale saper voltare pagina con lucidità, pianificando attentamente il futuro. Ripartire con il piglio giusto, consolidare una nuova identità tecnica e dirigenziale, e costruire una squadra in grado di competere fin da subito per un pronto ritorno in Serie A.