
Charles de Ketelaere (Atalanta) esulta dopo il gol dell'1 a 0
Monza, 4 maggio 2025 – L’Atalanta rullo compressore in trasferta non fa sconti al Monza, dominando il derby tra provinciali lombarde, stravinto con un secco 4-0, condannando i brianzoli all’aritmetica retrocessione in serie B. Tre punti pesantissimi per la squadra di Gasperini, terza con 68 punti, sempre più vicina a tagliare il traguardo della quinta qualificazione in Champions League in sette anni: adesso per chiudere tra le prime quattro ai nerazzurri serviranno tre punti nelle prossime tre gare contro la Roma (lunedì 12 al Gewiss), in casa del Genoa e nell’ultima casalinga contro il Parma.
Dea che continua a dettare la sua legge in trasferta: dodicesima vittoria esterna in campionato per i nerazzurri, che dal 28 settembre fuori casa viaggiano a undici vinte (la prima era stata ad agosto a Lecce), tre pareggiate e una sola sconfitta, un mese fa a Firenze. All’U-Power si è rivisto finalmente Charles De Ketelaere, che non segnava da 136 giorni e si è preso la scena con una doppietta nei primi 23 minuti: il primo gol con una serpentina in area al 12’ conclusa con un rasoterra imparabile per Pizzignacco, il secondo gol grazie ad un rimpallo favorevole e una zampata di precisione.
Sette gol in campionato per il talento fiammingo, tredici stagionali. Atalanta cinica e concreta nei primi 22 minuti, quando la partita era aperta e serviva esserlo, poi brava a sfruttare le ripartenze, contro un Monza inevitabilmente allungato.
I brianzoli hanno onorato l’impegno, cercando con insistenza la rete della bandiera, sfiorando almeno quattro volte il gol, trovando però sempre i guantoni di uno strepitoso Marco Carnesecchi che ha parato tutto e non ha concesso nulla, non distraendosi nemmeno con tre gol di vantaggio. Ripresa senza storia, con la Dea subito sul 3-0 con un letale contropiede avviato da una spizzata di testa di Retegui che ha lanciato la corsa di Lookman tornato al gol dopo cinque gare a secco. Per l’anglo nigeriano 14 gol in campionato. Poi nel finale, dopo la consueta girandola di cambi, la Dea - che prima ha fallito il 4-0 con un facile contropiede di un liberissimo Maldini (ex fischiatissimo) che ha sparato contro il portiere Pizzignacco in uscita - trova la quarta rete in mischia in area con Marco Brescianini, alla sua prima rete nel 2025: non segnava dal 28 dicembre contro la Lazio. Punteggio troppo severo per il Monza, murato da Carnesecchi, mentre l’Atalanta vola verso la Champions, salutata dal composto silenzio dei 2.600 atalantini presenti nel settore ospite che non hanno cantato per rispettare il lutto per la morte di Riccardo Claris, salutato con uno striscione (‘Claris ovunque con noi’) e con un lungo coro a fine partita.
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