
Le auto esistevano solo sulla carta, ovvero su Internet
Vimercate (Monza Brianza), 16 Giugno 2025 – Mettevano in vendita auto online con l'unico fine di appropriarsi della caparra e poi sparire. Ora la banda di truffatori sgominata nel maggio 2024 dai carabinieri di Vimercate si è ritrovata al Tribunale di Monza all'udienza preliminare davanti alla giudice Angela Colella per rispondere a vario titolo di associazione per delinquere, truffa, sostituzione di persona ed indebito utilizzo di strumenti di pagamento.
I quattro colpiti da custodia cautelare, un 54enne e un 34enne domiciliati nei Comuni di Dalmine e Bergamo in carcere e ai domiciliari un 50enne e una donna di 49 anni, residenti rispettivamente a Burago di Molgora e a Capriate San Gervasio, sono già stati giudicati mentre ora è la volta degli otto che erano stati indagati a piede libero.
La sentenza a dicembre
Tra loro sei hanno chiesto il patteggiamento o il processo abbreviato, fissato a novembre. A dicembre la sentenza. Le indagini sono partite a novembre 2022 dalla denuncia del titolare di una carta PostePay e hanno fatto emergere gli accrediti di vittime di truffe online con la pubblicazione di finti annunci "esca" su note piattaforme virtuali dedicate alla compravendita di autoveicoli, corredati da foto e dettagli. Gli imputati, dopo aver incassato l’anticipo concordato, si rendevano irreperibili.

Come agivano
Scoperto il modus operandi dei truffatori, i militari hanno dato seguito a meticolosi approfondimenti investigativi dai quali è emersa l’esistenza di un vero e proprio sodalizio criminale i cui principali esponenti, individuati nei destinatari delle misure cautelari eseguite, si servivano di altri affiliati che ponevano a disposizione dell’organizzazione le carte di debito utilizzate per ricevere gli indebiti accrediti. Intascando poi a titolo di compenso per le prestazioni illecite una percentuale sulle operazioni fraudolente.
Il ristorante d’appoggio
Nel corso dell’attività di indagine i carabinieri hanno individuato in un noto locale di ristorazione di
Agrate Brianza (i cui titolari e il relativo personale sono risultati del tutto ignari ed estranei alla vicenda) il luogo di incontro dei partecipanti al sodalizio, dove venivano concordate le fasi e le modalità di ciascuna truffa nonché la spartizione dei proventi.