Monza, il cantiere della metropolitana: “Servono più verde e altri milioni”

Il Comune tratta sulle compensazioni e cerca fondi per sottopasso in stazione e parcheggio al capolinea

Le indagini geologiche in piazza IV Novembre in vista dei lavori per la metropolitana a Monza

Le indagini geologiche in piazza IV Novembre in vista dei lavori per la metropolitana a Monza

Monza – Il sindaco Paolo Pilotto ha dato significativi aggiornamenti nello scorso Consiglio comunale sugli sviluppi dell’iter per metropolitana M5 a Monza. I lavori dovrebbero iniziare nel 2025 e avere una durata di 7 anni. Per ora si sta aspettando l’approvazione del Paur (Provvedimento autorizzatorio unico regionale), slittata a un termine previsto entro la fine di maggio per via delle tante osservazioni e modifiche poste al progetto in questi mesi.

Il Comune punta soprattutto ad avere più compensazioni di verde nelle aree intorno alle 7 fermate che costituiranno la linea monzese (Campania-Marsala-Monza Fs-Trento e Trieste-Villa Reale-Ospedale-Polo istituzionale). In particolare vorrebbe la realizzazione su viale Campania di due filari di alberi su entrambi i lati, affiancati da una pista ciclabile bidirezionale – con tanto di velostazione –, marciapiedi e parcheggi in linea di cui una parte riservati alle categorie deboli, tutto con materiali green a basso impatto. Si vuole un’alberatura di 2 chilometri anche su via Borgazzi, un più agevole smistamento dei flussi di traffico su via Marsala, e all’ospedale al posto del nuovo parcheggio previsto dal progetto MM, un’area verde con pensiline, utile per gli interscambi bus-metro. La premura per le mitigazioni ambientali è sollecitata dal fatto che le cantierizzazioni di M5 occuperanno circa 50 ettari, di cui il 70% di area agricola, la cui maggiore porzione è quella di 20 ettari per la costruzione del deposito M5 nell’area agricola del Casignolo.

L’iter operativo che ha coinvolto l’attuale Amministrazione è iniziato il 24 ottobre 2022, quando è stata depositata l’istanza per il Paur da MM e dal Comune di Milano. Da allora il Comune a più riprese ha presentato le sue osservazioni. Nell’ottobre 2023 MM e Comune di Milano hanno presentato il progetto di M5 perfezionato.

"Ci è stata fornita la lista degli espropri rispetto cui non si sono riscontrati sostanziali problemi - afferma il sindaco -. Il 90% di essi sono aree di sottosuolo, di cui una buona parte asservimenti e solo una minor parte espropri veri e propri. Sono solo piccole aree di superficie destinate perlopiù ad asservimenti". Due crucci da risolvere sono per ora relativi al reperimento di fondi per la realizzazione di due opere ancillari al piano metropolitana, ma dal punto di vista viabilistico strettamente necessarie: il sottopasso di collegamento tra la stazione Fs e la fermata M5 di Corso Milano, e la realizzazione del parcheggio di 400 posti in prossimità del capolinea al Polo istituzionale, probabilmente interrato.

"Originariamente queste due opere prevedevano una spesa di 20 milioni di euro - spiega il sindaco -. Ora a causa dell’aumento dei costi delle materie prime ce ne vogliono molti di più, ma siamo fiduciosi di reperirli con altri bandi di Regione". Poi un ultimo importante obiettivo: "Parallelamente un’interlocuzione continua è in corso tra gli enti per la fermata M1 di Bettola: è un’opera per noi importantissima perché è una fermata che farebbe da incrocio tra M5 e M1. Ci vogliono probabilmente 38 milioni di euro. Ci impegneremo per raggiungere l’obiettivo".