Il benzinaio sfrattato dal cantiere. E la storica chiesa finisce in trincea

Dopo 43 anni la Esso di corso Milano dovrà traslocare, si scaverà anche davanti a Santa Maria in Strada

Il benzinaio sfrattato dal cantiere. E la storica chiesa finisce in trincea

Il benzinaio sfrattato dal cantiere. E la storica chiesa finisce in trincea

Dal 1980 caratterizza la vista di corso Milano con il suo ampio slargo e le sue pompe di benzina. Ora, dopo 43 anni, la storica stazione di benzina Esso sarà la principale, e forse unica vera vittima dei lavori per la metropolitana M5. Dalle comunicazioni fornite da MM non ci sono dubbi, si tratterà di esproprio per l’attività punto di riferimento per gli automobilisti monzesi e per tutti i viaggiatori che si muovono tra il centro di Monza e Milano.

"Di istinto direi che spero che l’esproprio venga revocato, anche se so che non è possibile – è il primo commento del gestore Libero Stelluti, mentre lucida solerte un’auto, fermandosi per un attimo –. Sono davvero rammaricato, la gente mi conosce da tantissimo tempo, si fida di me e di chi lavora con me e mi stima. Tutta la clientela che mi sono costruito nel tempo la perderò". Quest’anno sono 69 candeline per Stelluti, ma lui non ha alcuna intenzione di mollare. "Sono pensionato da qualche anno ma continuo a dare una mano gratis a mio figlio e agli altri dipendenti, in tutto siamo sei – dice con piglio energico –. Io lavoro da quando ho 7 anni e senza lavorare mi sento spento. Qui ho costruito una storia, di sei anni in sei anni ho sempre avuto rinnovato il contratto di gestione. Quando partirà l’esproprio, usufruendo magari anche della mia piccola quota di indennizzo, ci trasferiremo. Conto di aprire un’altra stazione a Milano, o in un paese vicino, ma sarà impossibile mantenere la clientela storica di adesso". Oltre a fornire carburante, ha sempre garantito servizi come l’autolavaggio, il negozio di vendita prodotti, i servizi tagliandi e revisioni e di elettrauto.

"Solo con il carburante oggi non si va avanti – continua –. Attualmente noi siamo l’unica stazione di benzina a ridosso del centro ad offrire questi servizi, ora c’è da chiedersi chi ci sostituirà. Io da qui non sarei mai andato via". Poi un moto di fierezza che gli esce naturale: "In 43 anni ho avuto una ventina di controlli della finanza, e sempre è risultato tutto in regola. Qui con le mie telecamere ho sempre assicurato che il degrado non arrivasse in questa area, credo che qualcosa di buono abbiamo dato alla città".

Dall’amarezza di chi riceverà l’esproprio si passa a una situazione differente per le proprietà catastali soggette ad asservimenti temporanei, che per ora aspettano dettagli su tempistiche dei lavori, entità delle servitù necessarie e indennizzi. Ciò che risulta è che MM ha iniziato a dare informazioni ai diretti interessati, anche se in forma diversa dalla raccomandata con ricevuta di ritorno prevista, che ancoradeve arrivare.

"Circa un anno fa abbiamo ricevuto una chiamata dove ci è stato annunciato che tra qualche tempo avrebbero dovuto scavare nell’area di fronte alla chiesa di Santa Maria in strada – dichiara monsignor Silvano Provasi –, e mi sembra di ricordare anche nell’area prospicente a San Pietro Martire. Per ora non abbiamo ricevuto ancora comunicazioni scritte. L’unico aspetto che ci hanno chiesto e abbiamo garantito è che nel sottosuolo delle chiese non ci siano cantinati". A un paio di attività commerciali di via Italia invece è arrivata comunicazione via e-mail che "ci saranno dei sopralluoghi di tecnici nel corso di quest’anno", anche se è ancora presto per avere dettagli ulteriori e definitivi.

A.S.