Mantide della Brianza condannata a 16 anni e 5 mesi

Monza, Tiziana Morandi era accusata di aver narcotizzato e derubato 9 uomini dopo averli circuiti su Facebook

Tiziana Morandi all'uscita del tribunale e, a destra, come si presentava sui social

Tiziana Morandi all'uscita del tribunale e, a destra, come si presentava sui social

Monza, 7 dicembre 2023 – Il tribunale di Monza l’ha condannata a 16 anni e cinque mesi, quasi 11mila euro di multa, e tre anni di libertà vigilata, una volta espiata la pena. Una stangata (ancora di più dei 15 anni chiesti dalla Procura), eppure questa mattina la mantide della Brianza, al secolo Tiziana Morandi, 48 anni di Roncello, non ha battuto ciglio alla lettura della sentenza di primo grado questa mattina per aver narcotizzato e derubato 9 uomini

Le imputazioni

La 47enne di Roncello, arrestata a luglio e ancora detenuta in carcere, è imputata di una ventina di reati che vanno dalla rapina alle lesioni, dall’utilizzo indebito di carte di credito alla violazione della legge sugli stupefacenti e anche di avere procurato alle vittime uno stato di incapacità di intendere e di volere con la somministrazione delle benzodiazepine. Su nove parti offese, si è costituito parte civile soltanto un 28enne di Trezzo sull'Adda, rappresentato dall'avvocata Barbara Giulivi, che ha chiesto un risarcimento dei danni di 50mila euro. "Deve avermi drogato, sono uscito di strada con l'auto e sono finito in ospedale, ma non ricordo niente", sostiene il giovane che tra gli ultimi ha presentato una denuncia nei confronti di Tiziana Morandi.

La pubblica accusa

Per la pubblica accusa la "mantide della Brianza" sceglieva come agire a seconda dell'età delle vittime: massaggi per i più giovani, raccolte per beneficenza per i più anziani. Le indagini dei militari della Stazione di Bellusco sono partite quando, nell’agosto del 2021, un 83enne di Roncello è stato trovato dal figlio in casa in stato di incoscienza. Trasportato al Pronto soccorso dell’ospedale di Vimercate, fortunatamente riuscendo a cavarsela, i medici dall’esame tossicologico avevano scoperto che l'anziano risultava avere assunto della benzodiazepina, un calmante molto potente.

L'83enne aveva raccontato ai carabinieri di essersi addormentato dopo avere bevuto una camomilla in compagnia di una donna che si era presentata alla sua porta per una raccolta di soldi per beneficenza. Quando si era risvegliato in ospedale aveva scoperto che dal suo collo era sparita la collana con alcune medagliette e la fede dal dito.

Le presunte vittime

Secondo l'accusa, si tratta della stessa tecnica usata dalla Morandi nei confronti di un 84enne di Roncello e di un 67enne della provincia di Como. E pure nei confronti di un 71enne dell'Irpinia che, dopo avere chattato con la 47enne su Facebook, nel parlare delle sue passioni le aveva confidato la sua intenzione di vendere la sua collezioni di monete e pennini d'oro del valore di circa 80mila euro.

Dopo l'arresto altre tre persone si sono unite a quelli che l’avevano già denunciata. Si tratta di un milanese di 51 anni, di un uomo di Trezzo di 28 anni e di un brianzolo di Lentate sul Seveso di 55 anni. La 47enne anche in questi casi li avrebbe sedati con alcuni tranquillanti e li avrebbe rapinati. Il secondo uomo lo avrebbe conosciuto tramite un’amica. Il terzo uomo lo avrebbe conosciuto sempre su Facebook e sarebbe riuscita a farsi consegnare 50 euro parlandogli di una fantomatica operazione a un bimbo malato.

"Siamo qui a discutere di rapina e lesioni perché che non sia morto nessuno è soltanto frutto del caso", ha detto il pm, che non ha ritenuto di concedere all'imputata neanche le attenuanti generiche, chiedendo anche 3 anni di libertà vigilata come misura di sicurezza. "Forse loro volevano qualcosa di diverso e per ripicca mi hanno denunciata. Ma io facevo solo massaggi. Non ho derubato nessuno", sostiene invece la 47enne.

La difesa

Assoluzione per insufficienza di prove o quantomeno diminuzione della pena per seminfermità mentale in quanto Tiziana Morandi, accusata di avere narcotizzato e derubato 9 uomini, "soffre di un disturbo della personalità con tratti antisociali e evitanti". Sono le conclusioni dell'avvocato Angelo Leone, che difende la presunta "mantide della Brianza". "Sono d'accordo con il pm che la ricostruzione offerta in aula dall'imputata non sta in piedi e per questo avevamo chiesto che fosse sottoposta ad una perizia psichiatrica - ha dichiarato l'avvocato nella sua arringa -. La Morandi è stata soprannominata la mantide, che uccide le sue vittime durante il rapporto sessuale. Ma lei di questi rapporti non ne ha mai avuti e ha dovuto respingere le avances di uomini le cui richieste non erano certo finalizzate ad avere dei massaggi, che l'imputata si era inventata di fare nel periodo del Covid per mettere insieme il pranzo con la cena. Altrimenti perché contattare per un massaggio una Morandi qualunque". Per il legale "le parti offese, molti dei quali hanno fatto denuncia dopo le prime notizie pubblicate e a diversi mesi dai fatti, sono risultate contraddittorie, alcuni facevano già uso di benzodiazepine e ad altri di questo farmaco non è stata riscontrata l'assunzione".