
Innamorato da sempre del suo territorio, svela tutte le eccellenze di un borgo immerso nella natura. Non solo, però, ambiente e tranquillità: offriamo diverse opportunità e gioielli artistici importanti.
Non è soltanto la persona chiamata ad amministrare un territorio. Il sindaco Pietro Cicardi è proprio innamorato di Triuggio ed è convinto che tutti, scoprendo questo luogo, subirebbero lo stesso fascino.
Perché Triuggio piace a tutti?
"Il posto è abbastanza semplice. I cittadini che si insediano, lo fanno perché è un paese bello e accogliente. È il primo di quelli collinari, molto verde, tranquillo. Siamo vicini ai grandi assi urbanizzati del monzese, ma una volta attraversato il Lambro ci si trova in una realtà diversa. Per questo è visto da tanti come luogo che garantisce qualità ambientale, non ha criticità dal punto di vista della sicurezza. Qui si respira una grande pace e i cittadini vogliono che questo aspetto sia conservato".
Paese tranquillo o paese bello?
"Io unisco entrambi gli aspetti. Un esempio su tutti è dato dal bosco del Chignolo. Abbiamo questi luoghi di pregio invece degli spazi destinati ai grandi centri commerciali e industriali".
Insomma, un paradiso.
"È un territorio con altri tipi di fragilità. Abbiamo però tutti i servizi sociali, quelli scolastici. Il territorio è vasto, con tutto ciò che questo comporta. Luogo tranquillo e vivibile non significa però paese dormitorio. Abbiamo oltre trenta associazioni che si dedicano alle attività più disparate: da quelle sportive, a quelle musicali, sociali, al benessere dei cittadini. Proprio in questi giorni stiamo costruendo il calendario con le iniziative dell’anno, c’è davvero abbondanza. Dà l’idea di un territorio che si muove come comunità. Il paese è diviso in quattro frazioni, le parrocchie ormai sono riunite, ma gli oratori sono rimasti e sono un punto di riferimento importante. Abbiamo lavorato per mantenere la vivacità del paese".
A Triuggio si vive bene: ma cosa offre a chi risiede altrove?
"È tutto da scoprire. Ha gioielli importanti. Villa Taverna, Villa Jacini, il santuario di Rancate è un gioiello che custodisce opere di Andrea Appiani. Chi viene per un giorno può godersi la qualità dell’ambiente, tra vallette e boschi. E poi c’è una offerta molto buona, anche in termini di qualità, per quanto riguarda la ristorazione. In particolare nella frazione di Canonica. Attorno allo storico ristorante Fossati sono cresciute proposte di livello. C’è anche una considerazione da fare: Triuggio si può raggiungere anche con il treno, con il Besanino. Chi vuole, se ha buone gambe, può anche caricare la bicicletta sul treno e provare a scoprirci meglio".
Quando toglie la giacca da sindaco e vuole concedersi un momento di relax, che angolo sceglie del paese?
"Io sono innamorato dei boschi. Della Brovada. Ci si sente quasi in un documentario. Il bosco del Chignolo è sempre bello, ricco di colori e sfumature. Suggerisco di andarci anche da soli e quando non si è di corsa. È da frequentare con calma. Credetemi, è uno spettacolo".
G.G.