CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Monza, il liceo classico Zucchi compie 150 anni

Un fitto calendario di eventi accompagnerà la celebrazione dello storico ginnasio passato attraverso numerose trasformazioni

Una foto storica del liceo Zucchi

Monza -  Il liceo classico Zucchi compie 150 anni. Per l’occasione, ha organizzato un calendario di conferenze fino a maggio 2022. Evento culminante la Notte bianca dei licei classici il 1° aprile 2022. Sul sito del liceo il programma dettagliato al link: https://sites.google.com/liceozucchi.edu.it/i150annidelliceozucchi/programma. Venerdì 10 dicembre, alle 18.30 padre Giuseppe Barzaghi proporrà "StupendaMente: Scoprire Tratti Unitari, dentro Intuizioni Originali". Lunedì 13, alla stessa ora Silvio Vigoni, Melania Stocco, Gianluca Poldi e Sara Busiol presenteranno la mostra fotografica "L’essenziale è invisibile agli occhi" che rimarrà aperta dal 14 al 16 dicembre.

Nel 1871 la scuola divenne civico ginnasio, in realtà le origini, ben più antiche, furono riscoperte qualche anno fa da una studentessa, Valeriana Maspero, poi diventata insegnante di lettere: "Un tempo - racconta - il solaio era accessibile e così in un intervallo fra le lezioni sono salita, scoprendo il vecchio tetto a capriate della chiesa di San Francesco, con un affresco del ‘300; chiesa in cui erano sepolti condottieri, Visconti, appestati e crociati albigesi. Anni dopo mi sono imbattuta in un’immagine di Bartolomeo Zucchi in presidenza e l’allora preside Enrica Galbiati, per rivitalizzare la memoria degli studenti famosi, mi chiese di scrivere la storia della scuola, mettendomi a disposizione una cassapanca piena di antichi documenti". Ne uscì il testo "Storia del liceo ginnasio Zucchi; Associazione ex allievi Zucchi" edito nel 1994.

Le origini del liceo classico Zucchi risalgono al 1630, quando con un lascito testamentario l’abate Bartolomeo Zucchi destinava le sue proprietà alla Compagnia di Gesù per aprire una scuola di Grammatica, Umanità e Retorica per i giovani meritevoli e bisognosi della sua città. Nel 1729 i Gesuiti aprirono il Collegio di Santa Maria degli Angeli, presso l’omonima chiesa fondata dallo Zucchi nel 1608 nella sua proprietà, acquisendo anche la casa Visconti (1724), l’abbazia di San Gottardo (1742) e costruendo una nuova ala (1737). Quando la Compagnia venne soppressa nel 1773, Maria Teresa d’Austria scorporò il lascito Zucchi per evitare la chiusura del Collegio e lasciò ai Gesuiti la conduzione didattica, che si protrasse fino al 1833.

I Barnabiti, che subentrarono ai Gesuiti, costruirono verso il 1840 un’altra ala dell’edificio, oggi occupata dalla clinica Zucchi. Il Collegio di Monza era uno dei più prestigiosi e grandi della Lombardia. I programmi comprendevano grammatica, umanistica e retorica, le lingue italiana, latina e greca, filosofia che includeva anche la matematica, la geometria, la fisica e la biologia e poi teologia. Studenti illustri furono il futuro poeta milanese Carlo Porta, il letterato Gerolamo Tiraboschi, Pietro Verri, il pittore Giuseppe Bossi e il patriota Emilio Dandolo.