STEFANIA TOTARO
Cronaca

L’edicolante stalker alla sbarra

Le prime mail, tutte con mittente criptato e dal contenuto diffamatorio e offensivo, erano arrivate a lui, poi l’asticella si...

Le prime mail, tutte con mittente criptato e dal contenuto diffamatorio e offensivo, erano arrivate a lui, poi l’asticella si...

Le prime mail, tutte con mittente criptato e dal contenuto diffamatorio e offensivo, erano arrivate a lui, poi l’asticella si...

Le prime mail, tutte con mittente criptato e dal contenuto diffamatorio e offensivo, erano arrivate a lui, poi l’asticella si era alzata sia nei contenuti, sempre più osceni e denigratori, sia nei destinatari, raggiungendo prima la sua compagna e poi anche i colleghi di lavori di entrambi. Per i carabinieri di Brugherio il misterioso persecutore era una monzese ora 36enne che lavora come edicolante ed è imputata di stalking in un processo al Tribunale di Monza. Per lei la pubblica accusa ha chiesto la condanna a 3 anni di reclusione. Un incubo durato dal marzo 2018 all’ottobre 2020 per la coppia di Brugherio, che si è costituita parte civile al dibattimento. "Arrivavano mail anche alla scuola dove insegnavo o post da profili social in cui venivo descritta come una pedofila che palpeggiava i bambini e dovevo continuamente dare spiegazioni sul fatto che ero vittima di un hacker. Poi anche minacce di morte di cui venivano informati anche i miei figli e i parenti. Finché io e il mio compagno abbiamo iniziato a sentirci seguiti perché arrivavano descrizioni di persone che avevamo veramente incontrato", ha raccontato la presunta vittima.

Alla coppia arrivavano pure fotomontaggi sessualmente espliciti anche con la presenza di animali. Secondo l’accusa, la donna utilizzava un sofisticato sistema di creazione di account dall’estero che poi si autoeliminavano immediatamente, ma l’imputata nega l’accusa e la sua difesa sostiene che non è possibile dimostrare che ci fosse lei dietro ai server criptati. A ottobre la sentenza.

S.T.