
Federico Pella è agli arresti domiciliari, l’architetto-manager ha lasciato tutte le cariche in J+S, la società di Concorezzo con...
Federico Pella è agli arresti domiciliari, l’architetto-manager ha lasciato tutte le cariche in J+S, la società di Concorezzo con la quale ha firmato diversi progetti anche in provincia, dalla scuola elementare di via Ozanam a Concorezzo, alla Torre della Ricerca del Centro Maria Letizia Verga a Monza.
A disporre la misura a suo carico, il gip Mattia Fiorentini nell’ambito dell’inchiesta sul mattone che sta scuotendo Milano, per il giudice che ha accolto parzialmente le richieste di arresto dei pm andava interrotta "quella spirale di affari" e "corruttiva". In un passaggio ha sottolineato come "i privati" si sarebbero permessi "di esercitare pressioni sulle più alte cariche istituzionali per ottenere l’approvazione di progetti milionari, prospettando, altrimenti, una sospensione degli investimenti e iniziative giudiziarie".
Per la Procura c’era "un patto corruttivo" tra il presidente della Commissione paesaggio Giuseppe Marinoni, attorno alla quale ruota l’impianto accusatorio, e il professionista brianzolo per mettere le mani sul futuro dello stadio Meazza e del quartiere San Siro, mandato all’aria dall’indagine. I pm sono convinti che Marinoni e Pella si muovessero da tempo per entrare nel business. Accuse respinte dall’architetto durante l’interrogatorio. L’indagine ha chiamato in causa anche l’archistar Stefano Boeri, per lui gli addebiti riguardano la progettazione del Pirellino in via Melchiorre Gioia.
Bar.Cal.