
Erba troppo alta a Brugherio per il mancato sfalcio nelle strade e nei parchi pubblici La situazione si sta facendo pericolosa per la visibilità soprattutto agli incroci
A Brugherio l’erba continua a crescere, e con lei si accendono le prime spie d’allarme da parte dei cittadini. Una situazione che ha origine da un contenzioso legale aperto sull’appalto per la gestione del verde, che ha bloccato di fatto ogni intervento sul territorio. L’incarico era stato affidato alla società Malegori Servizi, ma il Consorzio Stabile Alpi scarl ha presentato ricorso al Tar contro l’esito della gara bandita dalla Provincia. Inizialmente era stata chiesta anche la sospensiva urgente del bando, poi ritirata.
L’udienza è fissata per il 26 novembre e, in attesa di quel verdetto, il Comune ha sospeso l’aggiudicazione. Intanto il verde continua a crescere. "Con il sole primaverile l’erba cresce a dismisura - denuncia Biagio Catena Cardillo, cittadino brugherese -. Da oltre un mese il servizio di manutenzione del verde pubblico è sospeso: aiuole incolte, parchi impraticabili, rotonde stradali dove la vegetazione comincia ad essere troppo alta, rischiando di ridurre la visibilità. Così la situazione è diventata preoccupante. Solo per fare un altro esempio - prosegue -, all’uscita/entrata del parco di via Caterina da Siena si trova un albero con i rami secchi ad altezza bambino, che andrebbe in fretta potato. Parecchie volte ho scritto all’amministrazione ma non ho ancora ricevuto risposta. Non dobbiamo sottovalutare i rischi derivati da una mancata cura del verde".
Dai cittadini sta prendendo piede la richiesta all’amministrazione di cercare di affidare un incarico ponte a una nuova impresa, per tamponare l’emergenza fino alla sentenza del Tar e alla successiva aggiudicazione definitiva, che realisticamente potrebbe avvenire non prima di dicembre. Un tempo in cui, tra il vuoto generato dall’assenza di una proroga tecnica all’appalto scaduto e il ricorso legale in corso, la vegetazione potrebbe diventare fuori controllo.
A.S.