DARIO CRIPPA
Cronaca

La via della malamovida. Sangue in via Bergamo: "Sfuggita a una maxi rissa"

L’ex assessora Giada Turato si è dovuta rifugiare in un locale con gli amici "Bande di ragazzi molto giovani armate di coltelli, serve un intervento".

L’ex assessora Giada Turato si è dovuta rifugiare in un locale con gli amici "Bande di ragazzi molto giovani armate di coltelli, serve un intervento".

L’ex assessora Giada Turato si è dovuta rifugiare in un locale con gli amici "Bande di ragazzi molto giovani armate di coltelli, serve un intervento".

Mezzanotte inoltrata. Via Bergamo, cuore della movida. Decine di ragazzi in mezzo alla strada. Giovani e giovanissimi.

A un certo punto un gruppo di questi affronta un ragazzo di chiara etnia araba. Litigano per qualcosa, forse una sigaretta, forse un affare andato male. E parte il pestaggio. In una decina si accaniscono su di lui, il suo volto è presto coperto di sangue. Decine di altri ragazzi assistono come se nulla fosse.

Il giovane arabo risponde, è intenzionato a chiamare rinforzi fa capire. Finché non arriva una macchina delle forze dell’ordine e si mette in mezzo.

"Venerdì ho assistito a una scena che non avrei mai voluto vedere. Una brutta rissa tra bande di ragazzi molto giovani davanti ai miei occhi con tanto di botte, urla, sangue. Il tutto in una delle vie più centrali ed eleganti della città" A raccontare quanto accaduto, una testimone privilegiata, Giada Turato, ex assessore ad Ambiente, Energia, Mobilità, “silurata“ un anno fa dal sindaco Paolo Pilotto.

"Non mi sono mai trovata in condizioni del genere all’interno della mia città. Un lancio di bottiglia, alcol, o un complimento di troppo sono sufficienti per accendere la miccia e fare scattare una vera e propria guerriglia tra bande già armate di coltelli, e come il coprifuoco non resta che scappare via".

"Serve un intervento, subito - scrive su Facebbook -. Non è questione di destra o sinistra, è una questione di ordine pubblico. Invito le istituzioni di ogni colore politico a non sminuire il problema e a non strumentalizzarlo politicamente. Siamo un paese civile, la sicurezza è per tutti".

Poi spiega a bocce ferme. "Stavo tornando da un appuntamento politico con alcuni miei amici, fra loro anche il consigliere comunale di Arcore (con deleghe a Green Economy e Tutela del Territorio) Michele Bertani, "che è stato derubato proprio in via Bergamo del portafogli".

C’è un considerazione amara: "Quando si è scatenato il parapiglia, il titolare di uno dei locali affacciati su via Bergamo ha spalancato le porta e ci ha tirati dentro per metterci al sicuro. Ha spiegato che scene simili sono un’abitudine ormai da mesi: sono rimasta scioccata. Si sono fronteggiati due gruppi di giovanissimi, uno sembrava dell’Estr e l’altro di nordafricani, avevano fra i 12 e i 20 anni ed erano almeno una ventina complessivamente. Parecchi erano armati con un coltello dietro la schienza. Dov’erano ad esempio gli Street Tutor?".

E poi ancora: " Secondo i racconti che mi arrivando, risse e atti vandalici sono diventati un’abitudine, hanno di recente preso a calci e spezato in due anche il bambù davanti a uno dei locali. E la cosa preoccupante è che i protagonisti sono ragazzi giovanissimi, come quelli dell’altra sera, di solito su di giri, fra abuso di alcol e stupefacenti. L’unica cosa che ho potuto fare è stata quella di chiamare subito il 112, ma poi non resta che tirare dritto fino a casa il prima possibile".