DARIO CRIPPA
Cronaca

La protesta del carcere: "Detenuti auto-gestiti e agenti oberati di lavoro"

La Uilpa-polizia penitenziaria denuncia gli ordini di servizio e chiede dialogo: personale insufficiente, 278 guardie in servizio invece delle 296 in organico.

Nella casa circondariale sono recluse circa 500 persone con problemi di tossicodipendenza

Nella casa circondariale sono recluse circa 500 persone con problemi di tossicodipendenza

Quando si sono visti arrivare anche un ordine di servizio che in pratica accorpavndo reparti e funzioni aumentava i carichi di lavoro non ci hanno visto più. C’è tensione alla casa circondariale di via Sanquirico a Monza, La Segreteria regionale della Uilpa-polizia penitenziaria ha preso carta e penna e ha scritto al Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria per contestare ufficialmente gli ultimi provvedimenti organizzativi adottati nella struttura monzese. Forte la richiesta di aprire una forma di confronto e dialogo annullando le ultime disposizioni. La situazione in carcere è grave, come comunicato di recente in Consiglio comunale dalla direttrice Cosima Buccoliero e come approfondito dai sindacati (anche la Cgil) nella struttura monzese sono detenute circa 730 persone a fronte di una capienza di 411 posti. A giugno si è toccata quota 750. Al carcere di Monza il sovraffollamento è quasi dell’80 per cento, il che significa che ci sono quasi 8 persone ogni 4 posti disponibili. "Una situazione dura da sostenere" ha detto Silvia Papini, segretaria della Fp Cgil Monza Brianza. Spazi ridotti e strapieni, il caldo insopportabile, tanto che in città sono state avviate raccolte fondi (il gruppo EasyMonza e il consigliere comunale Paolo Piffer) per dotare i detenuti di ventilatori. In questa situazione, il personale è sotto pressione. Circa 500 persone ristrette hanno problemi di tossicodipendenza, le persone straniere sono 347. A tutto questo si sommano episodi critici sempre più frequenti: 359 interventi disciplinari in sei mesi, 10 aggressioni, 29 oltraggi e violenze verbali, 71 colluttazioni, un incendio ha spiegato la direzione della casa circondariale. Gli agenti di polizia penitenziaria troppo pochi: a fronte di un organico di 296 unità, in servizio effettivo ci sono solo 278 agenti, costretti a turni massacranti. La Uilpa, per bocca del segretario generale reggente Pierpaolo Giacovazzo e del prtesidente regionale Domenico Benemia, denuncia addirittura il rischio di forme di autogestione dei detenuti: "Dalle segnalazioni che ci pervengono, all’interno delle sezioni i detenuti sarebbero liberi fare ciò che vogliono. Fatti che, se confermarti, sarebbero molto gravi. Accorpando i posti di servizio viene meno garantita la vigilanza che porta a una quasi autogestione".