DARIO CRIPPA
Cronaca

Irruzione alle case popolari “Assolto“ mentre è barricato

Era ai domiciliari per danneggiamenti ed escandescenze all’ospedale. Non si presenta al processo e arrivano a prenderlo in cinquanta.

Macchine della polizia della Questura di Monza, vigili del fuoco e ambulanze

Macchine della polizia della Questura di Monza, vigili del fuoco e ambulanze

Alla fine, quando hanno capito che la trattativa era a un punto morto, hanno fatto irruzione. Hanno fatto saltare la porta di casa sua dietro alla quale si era barricato e l’hanno messo al sicuro, portandolo in ospedale. Quattro ore e mezza di tensione, i materassi e i teloni pronti dei vigili del fuoco nel caso si lanciasse dal terzo piano come aveva minacciato, una cinquantina di uomini fra polizia, ambulanze e pompieri. La polizia che ha mobilitato anche reparti speciali in tenuta antisommossa e le squadre dell’antiterrorismo. Una strada chiusa al traffico per tutta la mattinata.

Alla fine il blitz alle case popolari di via Vespucci e un uomo di 52 anni portato fuori a forza.

L’uomo si trovava agli arresti domiciliari dal giorno prima, quando aveva dato in escandescenze all’ospedale San Gerardo di Monza, a Villa Serena, dove si trovava per alcune terapie. Nel frangente, aveva danneggiato anche scrivania e sedie dell’ospedale, e aveva alzato i toni con i medici. Messo ai domiciliari, a suo dire ingiustamente, mercoledì mattina avrebbe dovuto comparire in tribunale col suo avvocato per discutere della convalida dell’arresto davanti al giudice. Appuntamento a cui si è però rifiutato di presentarsi. E così, dopo una lunga e infruttuosa attesa, a prenderlo cono andati i poliziotti, ma lui ha risposto barricandosi in casa e minacciando il suicidio. Ne è scaturito una vasto dispiegamento di forze.

Fino a quando non si è deciso per l’azione di forza.

Nel frattempo, il suo processo è stato celebrato in contumacia e alla fine il giudice ha deciso di non convalidare l’arresto all’ospedale, mancando il presupposto della flagranza di reato.

L’avvocato Ruffo precisa: "Anche se con modalità errate il mio cliente, che seguo da anni, aveva ragione, e la richiesta di custodia cautelare del pm è stata respinta. Non avrebbero dovuto arrestarlo, è incensurato e non ha mai avuto problemi con la Giustizia. Dovrà rispondere del danneggiamento degli arredi dell’ospedale e forse anche per resistenza a pubblico ufficiale ma a piede libero. Troveremo una soluzione. Era rimasto senza lavoro e aveva perso l’affidamento del figlio a cui è molto legato, ma non si tratta di un violento. Quando gli agenti sono entrati, era ferito, in circostanze da appurare, ma è in libertà".