Ilaria Salis, 20mila firme in 24 ore per chiedere la sua liberazione dal carcere in Ungheria

Petizione su Change.org. Il Comitato chiede a Italia e Ue di intervenire: prigioniera in condizioni disumane

La manifestazione milanese per chiedere la liberazione di Ilaria Salis (nel riquadro)

La manifestazione milanese per chiedere la liberazione di Ilaria Salis (nel riquadro)

Monza, 16 gennaio 2024 – Dai suoi ex compagni del liceo classico Zucchi di Monza, Morgan e Pippo Civita tra di loro, con “Ilaria Salis una di noi” alla raccolta di firme del “Comitato Ilaria Salis libera” con la petizione online lanciata pochi giorni fa su Change.org: in 20mila in 24 ore hanno sottoscritto la richiesta al Governo italiano e al Presidente della Commissione per i diritti umani del Parlamento Europeo di attivarsi per riportare in Italia la donna italiana di 39 anni che dallo scorso febbraio è rinchiusa in carcere a Budapest senza aver ancora sostenuto un processo.

Il Comitato

Scopo del Comitato e della raccolta firme è fare in modo che “la cittadina italiana Ilaria Salis possa affrontare in Italia il processo per i reati che le vengono contestati e si giunga, quindi, alla sua immediata liberazione in virtù della palese violazione del Diritto internazionale e dei diritti umani che la sua lunga e sofferta carcerazione evidenzia”.

La denuncia

Ilaria Salis, spiegano i promotori, rischia 24 anni di carcere ed è rinchiusa “in condizioni incompatibili con uno Stato democratico e con le convenzioni internazionali sui diritti umani e sui diritti delle persone private della propria libertà”. I promotori dell’appello spiegano infatti che “su di lei pende un capo di accusa nato in un contesto di forte tensione politica in Ungheria dove ogni anno viene organizzata, da parte di gruppi neonazisti, la “Giornata dell’onore” in memoria della resistenza di gruppi hitleriani all’avanzata dell’Armata rossa nel corso della Seconda guerra mondiale. Ilaria Salis è accusata, in concorso con altre persone, di aver aggredito e ferito un militante di organizzazioni neonaziste proprio nel contesto delle mobilitazione di protesta verso il raduno delle destre estreme. Accusa che lei respinge, dichiarandosi innocente”.

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Carcere da incubo

“Gli avvocati, i familiari, gli amici – continua la nota - sono molto preoccupati in virtù delle notizie allarmanti che arrivano circa le condizioni di vita all’interno della struttura carceraria presso la quale Ilaria è detenuta. Notizie di violenze, di degrado, di prevaricazioni fisiche e psicologiche da parte degli agenti di polizia penitenziaria nei confronti delle detenute. Il fatto stesso che Ilaria Salis sia detenuta in condizioni estreme senza processo e senza che gli aggrediti abbiano sporto denuncia costituisce di per sé un elemento grave di preoccupazione sul corso del processo e sulla qualità dello Stato di diritto in Ungheria.”

Cosa rischia Ilaria?

Ilaria Salis rischia incredibilmente otto anni di carcere per lesioni personali e altri otto per appartenenza a una organizzazione antifascista internazionale, ma trattandosi di due reati cumulati, per ciascun reato si deve aggiungere il cinquanta per cento della pena prevista, per un totale di ventiquattro anni complessivi. Ventiquattro anni di carcere per aggressione e lesioni!”.