Ilaria Salis, l’attivista detenuta in Ungheria da 11 mesi. Le ex compagne: “Sensibile, paladina dei più fragili”

La 39enne monzese arrestata ha svolto attività al Foa Boccaccio. Ha studiato al liceo classico Zucchi e il sindaco Paolo Pilotto è stato suo professore

Ilaria Salis

Ilaria Salis

Monza, 12 gennaio 2024  – Aveva frequentato il liceo classico Zucchi di Monza. Ci si era diplomata col massimo dei voti. Ottima studentessa, dolce e gentile. Il sindaco di Monza Paolo Pilotto, da ex insegnante allo Zucchi, riflette: "Ricordo quasi tutti gli alunni e di lei ho ricordi positivi: siamo nella culla del Diritto, ben venga se il nostro Governo interverrà per verificare le condizioni di detenzione di questa ragazza".

Gli ex compagni di scuola di Ilaria Salis, oggi 39enne, detenuta da 10 mesi nelle carceri ungheresi, in condizioni vergognose accusano i suoi sostenitori, sono attoniti. Ilaria Salis, che aveva studiato per diventare maestra, amante delle scalate in montagna e del teatro, dopo il liceo aveva cominciato a frequentare il nuovo centro sociale Boccaccio, creato 20 anni fa anche da alcuni ex compagni di scuola. Al teatro ribattezzato “La Scala Pericolante“ nel centro sociale, aveva interpretato , forte dei suoi studi classici, “Le Troiane“ di Euripide. Una tragedia antimilitarista.

Dario Merlini, attore professionista, la ricorda ai corsi di teatro di Silvio Manini: "Eravamo ragazzini, sono scioccato". Poi Ilaria aveva proseguito il suo cammino nei

 centri sociali ma non apparteneva alla galassia anarchica, come sottolinea il papà Roberto.

L11 febbraio scorso, la manifestazione a Budapest in cui si era verificato il fattaccio di cui è accusata e per cui è tuttora detenuta. Avrebbe aggredito alcuni dei partecipanti al Giorno dell’Onore, manifestazione di estrema destra. A fine mese, il 29, il processo. Una testimonianza arriva da Matteo Peri, ex studente dello Zucchi: "La ricordo bene, le nostre strade si sono incrociate quando ero rappresentante d’istituto all’ultimo anno del liceo e lei, in quarta ginnasio, era rappresentante della sua classe. Una ragazza intelligente, sensibile, timida, molto attenta alle esigenze degli altri. Sensibilissima".

Difficile credere alle accuse. "Era una persona dal fisico minuto, fatico a immaginare che possa aver fatto del male a qualcuno". Le accuse dicono che avrebbe aggredito 2 neonazisti, pianificando le aggressioni con un gruppo antifascista tedesco. Rischia 16 anni di carcere. Un comitato formato da ex compagne universitarie nato proprio per chiederne la liberazione, sostiene tutt’altro. Un’amica racconta: "Ilaria è una di quelle persone che quando le incontri non te le dimentichi più. Era la migliore della classe. Sensibile alle ingiustizie e paladina dei più fragili... anche ammesso, ma è ancora tutto da dimostrare perché lei si dichiara innocente, che abbia aggredito due persone che gridavano Heil Hitler e che abbia provocato loro lesioni che sono guarite in una settimana, non è in alcun modo giustificata una tale tortura".