ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

Il restyling da 77 milioni di euro. Rivoluzione da completare nel 2026. La terrazza panoramica avrà un secondo livello con loggiato e spazi lounge affacciati direttamente sulla pista. Aree eventi per aziende e privati all’ex Casa Brembo e nella Casa del Serraglio, che verrà ristrutturata

I lavori in corso all’Autodromo, visibili fra le tribune e i prati affollati di operai, non sono che l’inizio. Il...

I lavori in corso all’Autodromo, visibili fra le tribune e i prati affollati di operai, non sono che l’inizio. Il...

I lavori in corso all’Autodromo, visibili fra le tribune e i prati affollati di operai, non sono che l’inizio. Il...

I lavori in corso all’Autodromo, visibili fra le tribune e i prati affollati di operai, non sono che l’inizio. Il vero volto del rinnovamento si svelerà nel 2026, quando Monza ambisce a completare il grande progetto di restyling da 77 milioni di euro e a trasformarsi in un circuito all’altezza degli standard internazionali imposti da Liberty Media (società che gestisce Formula 1).

Se il primo intervento - quello già visibile in vista del prossimo Gp - ha riscritto le regole dell’accoglienza, la seconda fase rappresenterà il passo decisivo per ridisegnare completamente l’esperienza hospitality del Tempio della velocità. L’edificio a due piani che affaccia sul rettilineo di partenza, oggi sede di uffici, paddock e accoglienza, cambierà radicalmente. La direzione gara, gli uffici e la sala stampa saranno trasferiti in due nuovi edifici, battezzati Nuovo 1 e Nuovo 2, previsti entro metà 2026. Ma la vera trasformazione sarà in altezza. La terrazza panoramica dell’edificio principale sarà coperta da una nuova struttura architettonica che darà vita a un secondo livello con loggiato e spazi lounge affacciati direttamente sulla pista. Una posizione d’élite per sponsor, ospiti e aziende, che potranno vivere il Gran Premio dall’alto, tra comfort e visione privilegiata. L’ambizione è quella di arrivare al Gp 2026 con una nuova sala stampa, servizi completati e ospitalità d’eccellenza per giornalisti, addetti ai lavori e pubblico internazionale. E non sarà solo l’edificio principale a cambiare. Lungo il rettilineo, le tribune esistenti saranno prolungate fino a coprire l’intera lunghezza dell’edificio, aggiungendo 821 nuovi posti. Le tribune 23A e 23B, oggi segnate dal tempo e non conformi agli standard attuali, saranno completamente ristrutturate: meno capienza - da 2.395 a 1.690 posti - ma più qualità, con coperture moderne, sedute rinnovate e accessibilità garantita. Uno degli obiettivi dichiarati è eliminare completamente i bagni chimici, per sostituirli con servizi igienici permanenti, integrati nel paesaggio e più decorosi. Anche la storica Tribuna Garden, risalente al 1955, verrà riscritta. Sarà realizzata una nuova struttura metallica a due livelli, il primo dedicato al pubblico, il secondo a spazi ristoro e hospitality.

Il progetto guarda molto alla valorizzazione del patrimonio storico. La Casa del Serraglio, edificio demaniale vincolato dalla Soprintendenza, sarà ristrutturata e convertita in un’esclusiva area hospitality, probabilmente affittabile da aziende per eventi privati. Accanto, anche l’antico fienile verrà recuperato e trasformato. Stesso destino per l’ex Casa Brembo, che rinascerà come spazio per eventi e accoglienza. "Sull’ospitalità stiamo cercando sempre più qualità e organizzazione – spiega Alfredo Scala, direttore generale di Sias Autodromo –. L’obiettivo è partire con l’ultima fase dei lavori dopo il Rally Show, dall’8 dicembre, per proseguire fino al 26 aprile. Poi un ultimo slot operativo tra giugno e luglio 2026". Nel frattempo, si chiude il cerchio sull’imponente investimento che ha reso possibile tutto questo. Dei 77 milioni di euro complessivi, 21 sono stati utilizzati per il primo lotto (tra cui il rifacimento completo della pista, il primo in 102 anni, e la costruzione di un nuovo grande sottopasso tra Porta Vedano e la Parabolica). Il resto viene impiegato in questa seconda fase. Le risorse sono venute per 20 milioni dal ministero dell’Interno (biennio 2022-2023), 32 milioni da Regione Lombardia (2022-2025) e altri 25 milioni dal Ministero attraverso fondi regionali. Una trasformazione che non è solo estetica, ma strategica. Perché è in virtù di questi interventi che il 27 novembre scorso Monza ha ottenuto il rinnovo del contratto con Formula 1 fino al 2031, scongiurando lo spettro di un addio dopo un secolo di storia.

Alessandro Salemi