
Traffico in tilt e cellulari impazziti a causa degli straordinari numeri di questi giorni. I beniamini della Ferrari si presentano ai tifosi in t-shirt blu, omaggio a Niki Lauda.
Sale la febbre per la Formula 1 a Monza e i segnali ieri erano chiari già di prima mattina anche a Lissone, Biassono e Vedano, dove alle 9.30 le auto procedevano a passo d’uomo.
Alcuni van dei servizi di trasferimento con tanto di autorizzazione per l’accesso al Parco si sono visti costretti a scaricare i clienti direttamente in strada, su loro richiesta, quando si sono resi conto che avrebbero fatto prima a piedi. Poi i camminatori per vocazione (o per necessità di risparmiare almeno sul parcheggio), già in fila indiana sul marciapiede a 4 chilometri dall’ingresso più vicino.
Dentro tutto un brulicare di magliette, bandiere e cappellini: dominante su tutti il rosso Ferrari, che però quest’anno deve vedersela anche con il blu della livrea speciale scelta dal team del Cavallino per celebrare i 50 anni della vittoria, qui, di Niki Lauda, indossando, appunto, una tuta blu. Lo stesso blu della t-shirt con cui Leclerc e Hamilton si sono presentati sul palco della Fanzone, puntuali, 5 minuti prima delle 11, mandando in visibilio i tantissimi che riempivano il pratone. A conferma del picco di presenze c’è anche la difficoltà temporanea delle reti dati degli smartphone: nonostante i rinforzi portati per l’occasione dalle compagnie di telecomunicazione, le celle non sono infinite e ad un certo punto, anche per condividere sui social foto e video, occorre mettersi in coda e attendere. Da parte loro, i piloti Ferrari ce l’hanno messa tutta per scaldare ancora di più i tifosi, con Leclerc che ha scelto di parlare in italiano e ha detto che farà tutto il possibile per ripetere "la follia che ho avuto la fortuna di vivere già due volte vincendo qui". Chiara, 22 anni, da Prato, addirittura si commuove e solleva l’occhiale scuro per asciugarsi la lacrima col fazzoletto, mentre Marco, 53 anni, da Bologna, ascolta assorto Hamilton, pur facendo un po’ fatica a comprendere bene tutto in inglese, ma capisce quando il pilota britannico dice che pensa alla Ferrari "every day" e ci aggiunge un "anche io", proiettando le due braccia allargate verso il palco per rendere più chiaro il concetto.
In mezzo al prato ci sono anche agenti della Policia Nacional spagnola per un servizio in collaborazione con la nostra Polizia di Stato, così come è in corso la collaborazione tra la Polizia locale di Monza e quella di Madrid, in vista dell’organizzazione del Gran premio nel 2026 nella capitale spagnola. Sono circondati da tifosi festanti che sventolano bandiere e cartelli per i loro beniamini, ma è sempre meglio restare con gli occhi aperti. L’atmosfera qui non può che essere di festa, in attesa che sia la pista a parlare con gli unici tempi che contano davvero, quelli che si vedranno di oggi in gara.
Ga.Bass.